1992 年 42 巻 4 号 p. 1-11
Lorenzo Ghiberti, l'autore dell'opera sopra citata, e stimato come "il primo vero storico dell'arte che la storia ricordi" dal Schlosser, come uno dei grandi storici dell'arte dal Krautheimer, e come "il primo grande storico dell'arte che abbia avuto l'Italia" dal Murray. I suddetti studiosi mettono soprattutto l'accento sulla fedelta ghibertiana ai fatti storici. Per esempio, Murray dice che "il Ghiberti voleva conoscere che cosa e accaduto in realta". Giudizi come questi sono un po'inesatti secondo il parere dello scrivente. E vero che il Secondo Commentario e la fonte essenziale per lo studio della storia artistica del Trecento e testimonia l'attivita artistica del Ghiberti stesso. Inoltre, in esso traspare "chiarezza e autonomia di giudizio", come afferma il Krautheimer. Tuttavia, il primo scopo del Ghiberti nella sua narrazione storica non e soltanto di verificare e riferire fatti storici. I Commentari, nel loro complesso, sono basati sull'intenzione ghibertiana di rivendicare l'onore dell'autore stesso in relazione a diversi problemi che egli come artista incontrava allora, come si puo leggere tra le righe nella narrazione storica del Secondo Commentario. Il presente saggio vuole dare un giusto contrappeso ai pareri sopra citati riguardanti la narrazione ghibertiana, al fine di formulare un'interpretazione piu adeguata della sua opera.