イタリア学会誌
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『神曲』における"地上の楽園" : 祭儀の場としての一考察
上野 まさみ
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1999 年 49 巻 p. 65-90

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抄録

Il Paradiso Terrestre (che indichero con P.T.), sulla vetta del monte Purgatorio, data la ricchezza della sua simbologia e delle idee basate sulla teologia cristiana, e uno dei punti della "Commedia" di cui e piu difficile dare interpretazioni univoche. Lo schema dantesco ci suggerisce una divisione della vetta in tre parti. La prima, "Ante-Paradiso Terrestre", dove Virgilio annuncia a Dante che il suo libero arbitrio e "diritto e sano". La seconda, dall'ingresso del P.T. al Lete, nella quale, gia dall'altra riva il cammino di Dante e guidato da Matelda, anche se il poeta continua ad essere accompagnato da Virgilio. La terza, l'oltre Lete, chiamato "beata riva". Dante entra nel P.T. ormai con la ragione umana perfetta. Di conseguenza, a questa seconda parte e possibile accedere con la ragione umana, con la partecipazione pero di Matelda, la nuova guida, che lo conduce fino alla "beata riva", di impossibile accesso con la semplice ragione umana. Cio ci suggerisce che Matelda partecipa di qualcosa di superiore alla ragione umana, cioe della grazia divina. Pertanto, sarebbe possibile affermare che il P.T. e un luogo dove la grazia divina puo, pienamente operare sulla ragione umana. Cristo e la fonte di ogni grazia divina, conferita ai fedeli -come dice S. Tommaso- nel sacramento della chiesa. La chiesa conduce alla vita eterna, pero, la chiesa terrena, essendo guidata dall'umana ragione, non puo essere perfetta, mentre quella in grado di condurre Dante nel P.T. dovra essere infallibile. Al centro della struttura dell'opera vi e l'idea di Gerusalemme. L'Inferno si situa sotto la Gerusalemme terrena, il Paradiso e la Gerusalemme Celeste. Il P.T. si trova a meta strada verso la Gerusalemme Celeste. A proposito del termine "Gerusalemme", questo viene spesso inteso come il luogo nel quale vi e il tempio-chiesa. Il tempio della Gerusalemme terrena proietta il suo topos, il tempio celeste, solo in un modo imperfetto. La discesa di Beatrice nel P.T. allude alla Nuova Gerusalemme che discende dal cielo secondo l'Apocalisse, la cui descrizione ha grande somiglianza con il P.T. dantesco. Il tempio della Nuova Gerusalemme e invisibile, dato che Cristo stesso e il tempio. Supposto che vi sia un tempio nel P.T., questo sara la proiezione perfetta di quello celeste, il suo topos. Le tre parti considerate corrispondono alle tre suddivisioni del tempio, secondo San Tommaso; la prima corrisponde all'atrium, la seconda al sancta, la terza al sancta sanctorum. Applicando questa suddivisione al P.T., si spiega l'accompagnamento di Virgilio e Stazio. Questi, un cristiano, e in grado di accedere alla terza parte, perche il velo che divide il sancta sanctorum dal sancta viene strappato alla morte di Cristo; invece Virgilio, un uomo appartenente all'era dell'Antico Testamento, non va oltre il sancta. Al centro del tempio vi e l'altare, mentre il centro del P.T. e il punto della apparizione di Beatrice. Sia l'unico verso dell'opera dove appare il nome di "Dante", che quello in cui Beatrice si presenta, si trovano in posizione calcolatissima con riferimento ai numeri "3" e "9", secondo il procedimento di calcolo del "Numero Sacro". Ipotizzo, dunque che il P.T. sia una allusione al tempio dove si effettua il rito, il cui centro e il punto della discesa di Beatrice. Il rito fondamentale del Cristianesimo e la Messa. La meta di Dante sulla vetta e la preparazione per la salita in cielo con il corpo mortale. A Dante, la cui ragione e perfetta, e ancora indispensabile la purificazione dal peccato originale. Il Salmo 31 cantato da Matelda viene usato come "Canto d'ingresso" nella Messa, che esprime l'intenzione della celebrazione. In esso viene espresso il "perdono del peccato" e la "conciliazione con

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