Teoria generale per una diagnosi delle zone turistiche
Oggi e in voga la diagnosi, come si dice, della linea di condotta da tenersi dal governo locale nei riguardi delle zone turistiche. Naturalmente un grande numero di specialisti di scienze naturali e di scienze sociali danno il loro contributo.
Tuttavia i risultati di tali diagnosi in genere non riesco mai pienamente soddisfacenti, essendo molte volte troppo astratti e idealistici.
A mio parere, perche una diagnosi di una zona turistica possa essere veramente pratica, essa deve rispondere ai seguenti requisti:
1) Per prima cosa una diagnosi deve essere compiuta guardando il problema da tutti gli aspetti, economico, sociologico, geografico, ecc., perche il fenomeno del turisto e molto complesso. Una diagnosi unilaterale non puo essere oggettiva.
2) Per analizzare il fenomeno del turismo e necessario soprattutto usare i metod analitici delle scienze economiche, essendo esso diventato fenomeno di massa, fenomeno economico. Gli economisti quindi devono avere una grande parte nel lavoro di diagnosi.
3) L’attivita del turista e del villeggiante consiste soprattutto nel “vedere”, nel “soggiornare”, e nel “giocare”. Conseguentemente ogni progetto pello sviluppo turistico deve soddisfare tutti e tre questi desideri del turista o del villeggiante.
4) Ogni diagnosi deve tener conto di tre cose: 1/ dell’aspetto cosi detto fisologico del problema, applicando la teoria generale del turismo; 2/ dell’aspetto analitico propriamente detto, analizzando le condizioni attuali della zona in riguardo al turismo; 3/ dell’aspetto prescritto, ovvero del progetto di sviluppo.
5) Per poter raggiungere gli scopi di cui sopra, occore prendere in considerazione le principali teorie turistiche nonche i dati statistici dei movimenti turistici.
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