イタリア学会誌
Online ISSN : 2424-1547
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21 巻
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  • 原稿種別: 表紙
    1973 年 21 巻 p. Cover1-
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1973 年 21 巻 p. Cover2-
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 野上 素一
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 1-10
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Non si sa con precisione quando Dante si trasferi da Verona a Ravenna, secondo Boccaccio sembra che cio avvennisse verso il 1314, e Villani e della stessa opinione. Ad attrarlo dovette essere la citta : quieta, chiusa nelle memorie del suo glorioso passato, essa aveva qualcosa di tombale, che a Dante doveva piacere assai. Sepolcri di marmo erano sparsi sui sagrati delle sue cento chiese. E fra gli archi e le torri crescevano acacie e cipressi. C'erano monumenti solenni : la Porta Aurea, la basilica Ursiana con le sue cinque navate, Sant' Andrea dei Goti, la Chiesa palatina consacrata da Galla Placidia alla Santa Croce. Molti dicono che Dante venisse a Ravenna come lettore di retorica nello Studio, che Guido Novello curava in maniera del tutto particolare. E la cosa sembrerebbe confermata dall'epitaffio che poi Giovanni del Virgilio, contemporaneo del Poeta, fece iscrivere sul suo sepolcro : Theologus Dantes. A quei tempi, Theologus stava per professore, anzi per maestro. Dante, come abbiamo detto, non aveva titolo accademico per meritarsi di questa qualifica. Ad ogni modo una cosa e certa : che la fama di Dante a Ravenna era proprio quella del professore.
  • 三浦 逸雄
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 11-24
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Sulla causa dell'apparizione della macchia della luna, Dante esprime diverse opinioni nel Convivio e nel Paradiso. Quanto a quella conoscenza astronomica, da dove Dante ha preso questa conoscenza? Mi sembra che egli abbia trovato questa conoscenza dall'astrologia nella quale credeva il popolo italiano ai giorni di Dante. Nell'astrologia, l'osservazione astronomica e fatta solo con le relazioni fra stelle e pianeti. Dunque, quanto alla costruzione integrale del cielo, Dante avrebbe studiato l'astronomia di Tolomeo, ma adesso io non posso affermare che Dante lo abbia letto. Dante forse uso l'astronomia di Alfraganus che contiene i riassunti del testo originale di Tolomeo. Ma durante il suo esilio, e molto difficile che Dante sia andato in viaggiocoi testi voluminosi di Alfraganus, e inoltre si mettesse a consultarli. Noi non abbiamo nessuna evidenza che Dante abbia incontrato Ristorod'Arezzo personalmente e credo che si puo dire che prima di scrivere il Convivio, Dante abbia letto alcuni testi originali alfragani o altri libri arabi nel convento di Ristoro. Dante usava scrivere i suoi saggi senza nessuna referenza, ma nel caso di fra Ristoro egli menziona chiaramente il nome di Alfraganus almeno due volte. Dante fu un uomo fortunato che nacque in un'epoca favorevole. Se Dante fosse nato due secoli avanti, avrebbe avuto delle idee sul Cielo insegnate dalla dogmatica ortodossa e eretica. Se Dente fosse nato tre secoli dopo, avrebbe avuto le nozioni astronomiche di Copernicus, Galileo e Kepler. Pero la grande struttura della Divina Commedia non sarebbe stata realizzata.
  • 谷 泰
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 25-47
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー

    L'eresia dei cosidetti "Apostoli" si e sviluppata all'interno di un movimento che si e diffuso nell'Italia settentrionale nella seconda meta del duecento. Fufondato a Parma nel 1260 da un illetterato, Gherardo Segarello, il quale fuscomunicato e in seguito condannato al rogo nel 1300. Gli altri membri tuttavia continuarono sotto la guida di Fra Dolcino ma furono perseguiti dacrociate papali e infine dispersi. Sulla dottrina millenaristica di Fra Dolcino, possiamo sapere dalle sue tre lettere Presentate nel "De secta illorum qui sedicunt esse de ordine Apostolorum" da Bernardo Gui, invece della dottorinadel fondatore, Segarello e dei suoi compagni nel primo periodo della storia "Apostolica" , non si trova alcun documento scritto direttamente da loro, masolo da coloro che volevano condannarli o li guardavano con occhio parzialee con disprezzo. Segarello non voleva essere autorita fra gli "Apostoli" secondo il suo principio anti-gerarchico e non professava il millenarismo, mentre Fra Dolcino fu addirittura considerato papa e profeta e guido i compagni con una interpretazione personale della teoria millenaria joachimistica. Cosi dato che il movimento degli "Apostoli" passo attraverso due periodi con differenze dottrinali, il pensiero iniziale deve essere ricostruito. In questo articolo ho provato ad esaminare la dottrina del Segarello e dei suoi seguaci attraverso le frammentarie descrizioni di scrittori che vedevano le cose dall'esterno o che erano malintenzionati. Prima di tutto e opportuno dire che queste descrizioni ci rivelano due aspetti apparentemente contradditori nella realizzazione della vita religiosa del Segarello e dei suoi seguaci : l'uno ascetico e l'altro sensuale. Dalle descrizioni di Salimbene de Adam, sappiamo che essi, calzando sandali e coprendosi con mantelli, seguivano l'ideale della poverta evangelica e mendicavano di citta in citta e di paese in paese senza convento ne fissa dimora e senza eleggere tra di loro un'autorita. Da questi dati si puo dire che la loro dottrina ed il modo di vivere volevano realizzare l'ideale della vita apostolica in un certo senso in modo piu severo e piu radicale dei Frati Minori. Inoltre le descrizioni di Salimbene e gli Acta Sancti Officii Bononie ci informano che Segarello e i seguaci trascurarono e anzi negarono il significato del sacramento dell'Eucaristia. Se il fatto di negare il sacramento e basato sul concetto dell'inefficacia del sacramento amministrato da un ministro indegno, possiamo mettere questi "Apostoli" tra quegli estremisti che ricercarono la vita apostolica ma tuttavia non furono al di fuori dell'ortodossia. Ma sembra che il sacramento sia genericamente negato indifferentemete dalla qualificazione del sacerdote. D'altra parte altre descrizioni di Salimbene e alcuni altri documenti dell' inquisizione ci presentano l'aspetto carnale dei "Apostoli" . Per esempio Salimbene dice che Segarello che voleva somigliare al figlio di Dio, si fece circoncidere e giacendo in una culla succhio il latte dal seno di una donna come il Bambino Gesu e fece spogliare i suoi seguaci davanti a una donna in occasione del riconoscimento di "Apostoli" per imitare il Cristo nudo della passione. Salimbene e altri scrittori riportano tanti altri esempi che dimostrano la loro intemperanza sessuale. Cosi Salimbene li chiama ribaldi che si dicono Apostoli ma che di fatto non lo sono. A questo punto dobbiamo prestare fede ciecamente a coloro che dicono che Segarello e compagni furono dei ribaldi, che si travestivano da Apostoli come tanti falsi mendicanti e predicatori laici che troviamo spesso in questo periodo e che non facevano altro se non criticare sacerdoti e monaci, oppure ci e lecito mettere in dubbio la testimonianza di questi scrittori perche essi seguirono le voci

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  • 剣持 武彦
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 48-64
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Il dono piu grande che la "Divina Commedia" e la "Vita Nuova" di Dante hanno dato alla letteratura moderna del Giappone e l'immagine della "Donna angelica" Toson Shimazaki(1872-1943), Uno fra gli scrttori piu grandi del Giappone moderno, publico il suo discorso intilotato "Seguite la tracca del cuore eterno" sul giornale "Asahi" (date 14.9.1921)in occasione del Vl centenario della morte di Dante. Il periodo di Toson, quando era giovane, era il periodo proprio in cui in Giappone le romantiche letterature europee venivano lette dai giovani giapponese, e anche la "Divina Commedia" fu introdotta in Giapone. La "Vita Nuova" era letta sul "New Life" (traduzione inglese di D.G.Rossettii(1828-1882), e la "Divina Commedia" tradotta, da H.W.Longfellow, che era un poeta americano, e da H.F.Cary(1772-1844), inglese. In questo periodo, Doppo(1871-1902), Katai(1871-1930), e Hogetsu(1871-1918)accettano "Dante" a loro modo. E' evidente che il poema di Doppo ; "Entrata nella Selva" (Mori ni iru, 1897)e fondato sull' impressione che gli viene data dall' introduzione della "Divina Commedia" ma Doppo non riusci a continuare a leggere la "Divina Commedia" fino alla fine ; perche allora lui aveva perso la concezione della "Donna angelica" per la sua esperienza di vita sentimentalmente infelice. Mentre Katai apparve come poeta romantico che immaginava la "Donna angelica" come una bella ragazza, ma del matrimonio questo poeta senti a mano a mano il vuoto della realta, diventava cosi il romanziere realistico ; eppure nelle sue opere Per tutta la vita cerco sempre l'immagine della "Donna angelica. " E Hogetsu, quando era ragazzo, leggeva con molto zelo "Improvisatoren" (1835)di H.C.Andersen(1805-1875)con la traduzione di Ogai Mori(1862-1875) ; e sembra che questa opera gli avesse rivelato l'incanto delta "Divina Commedia" a Hogetsu, perche all'inizio della sua critica "la letteratura incatenata" (Torawaretaru bungei <1906>), un passo di "Improvisatoren" riflette chiaramente. Inoltre Hogetsu, mentre studiava in Inghilterra(1903), aveva visto alcune volte il dramma "Dante" del drammaturgo : V.Sardou(1831-1908) ; puesto "Dante" era rappresentato da Henry Irving ; e Hogetsu publico il racconto sull'impressione di questo dramma. Si dice che questo dramma simbolizzi l'animo di Dante che cercava "il cuore eterno. " Ed e evidente che al fondamento della "Letteratura incantenata" c'e la impressione che ricevette da questo dramma.
  • 山口 秀樹
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 65-79
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Il tono che caratterizza la tenzone fra Dante e Forese e, secondo alcuni studiosi della letteratura dantesca, serio e sincero. Ma paragonando questa tenzone con le altre opere dantesche, non si puo definirla che come una specie di giuoco di due giovani poeti. L'A. ha trovato, analizzando specialmente la "rima" dei sonetti di Dante, un punto di contatto, un legame fra le tendenze della scuola stilnovistica e quelle della scuola burlesca e realistica che stavano in Dante. Dante curava molto la rima che era diventata la pietra di paragone per la lirica trovadorica e in seguito per la lirica stilnovistica. Seguendo le orme di queste scuole poetiche, Dante ha aperto un orizzonte semantico nella sua lirica. Per esempio il terzo sonetto dantesco di questa tenzone(Ben ti faranno il nodo Salamone)sottolinea questa sua tendenza. Per la qual cosa la poesia dantesca e cristallina nella sua chiarezza stilistica, benche ci sia talvolta qualche oscurita di significato. Secondo l'A. questa tendenza di Dante che si vede anche nel giuoco poetico come questa tenzone e un fattore sintomatico della chiarezza di stile che e fiorita pienamente nella sua opera maggiore, cioe la "Divina Commedia" .
  • 中村 喜美郎
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 80-102
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    In questa seconda parte si discutono dei problemi piu fondamentali per la comprensione del pensiero lopeziano. Prima di tutto, per il Lopez, lo Stato etico, il cui termine ci ricorda Hegel, non e altro che lo Stato di diritto, il cui supremo principio e il valore della "legalita" che il Lopez si proponeva di approfondire. Senza dubbio, e ben vero che il Lopez non intendeva, con il discorso su questo concetto dello Stato etico, di giustificare il fascismo. E poi, il problema della certezza come "specifica eticita del diritto" e il punto cruciale del suo pensiero, che riguarda l'antinomia fra certezza e giustizia ed anzi il principio stesso del mondo del diritto. Specialmente il Carnelutti tocca questo problema assai grave contro il Lopez. Questo non ammette la banale identificazione della certezza con la giustizia, ma si occupa appunto il principio stesso dal quale nasce il mondo oggettivo del diritto. Quello si occupa dei singoli problemi di certezza e di giustizia che suppongono quel mondo del diritto gia formato. Come ha giustamente osservato il Capograssi, il problema del Lopez e anteriore a quello del Carnelutti. Proprio nell'epoca della crisi, si avrebbero dovuti essere stabiliti questo Principio della certezza come tale e la funzione originaria della "legge" e della "legalita" . Inoltre intendo di chiarire il pensiero lopeziano dal punto di vista del diritto naturale che si presenta in modo rinnovato nel mondo del diritto contemporaneo in Italia. In conclusioni si trattano in particolare i problemi della resistenza e della giustizia sostanziale in confronto alla certezza giuridica. Nella nostra problematica attorno al diritto, il pensiero del Lopez ha un significato non meno importante nella storia e nella situazione odierna del diritto italiana. Come avverte l'Astuti, "dopo un quarto di secolo, il pensiero del Lopez conserva tutta la sua freschezza, la sua attualita. "
  • 久志本 秀夫
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 103-114
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Il problema sull'arrivo dei manoscritti classici che era una fase importante nell' umanesimo italiano risulto piuttosto negativamente durante il Concilio benche venissero numerosi greci dotti e alcuni codici splendidissimi. Il Mercati(1938)pubblico dieci lettere inedite di Ambrogio Traversari, umanista e generale di Camaldoli. Ce n'e una che ci informa che nel 1438 il Traversari vide tre codici prestantissimi presso l'imperatore greco : un Platone completo, un Plutarco gigantesco ed un Aristotele altrettanto completo con commento. Il Mercati non tento se questi trecodici rimangano o dove siano. Ma il Diller(1954-1956)ne congetturo in relazione della sua scoperta di un codice autografo di Giorgio Gemisto Pletone. Questo autografo e il Marciano greco 517 in cui egli fece qualche citazione dalla Moralia 73 e 76 di Plutarco. Egli lesse questi estratti del manoscritto? La Moralia 70-77 si trovano solo nel Parisiano greco 1672(14°secolo)e 1675(15°secolo). Il secondo potrebbe essere stato copiato dopo il Pletone, e possiamo trascularlo. Il Diller pensa che il Pletone abbia copiato dal Parisano 1672 e lo stesso 1672 sia cio che il Traversari osservo dall'Imperatore. Anzi egli osa di identificare un Platone e un Aristotele ambedue completi. Secondo lui il Platone sarebbe il Laurenziano 59-1 e l'Aristotele sarebbe il Laurenziano 85-1. Il Parisiano 1672 fu comperato ad Istanbul nel 1687 e due Laurenziani furono acquistati in Candia nel 1492. Se il Diller e giusto, tutti e tre codici che erano in Italia durante il Concilio andarono via con i greci.
  • 原稿種別: 付録等
    1973 年 21 巻 p. 114-
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 上杉 昭夫
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 115-130
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    "I Promessi Sposi" sono un romanzo storico. Si aprezza principalmente che il Manzoni e un poeta realistico nel periodo romantico perche egli ha preso la materia del suo romanzo nella storia e non ha inventato i fatti. Ma mi pare che questo detto non sia abbastanza ragionevole. Dopo avere compiuto I Promessi Sposi, egli ha subito cominciato a meditare sul romanzo storico, poi negato questo genere nel suo lungo trattato "De Romanzo Storico" . Secondo lui, il romanzo(storico)e un lavoro di immaginazione e un'opera poetica e "verosimile" , ma il primo compito della storia e prendere le conoscenze piu possibili dei fatti(storici), cioe il "vero" . Nel romanzo storico c'e un miscuglio di "vero" e di "verosimile" . Allora egli ha negato questo genere perche non ha voluto dimostrare il miscuglio, non essendo puro, del vero e del verosimile come il vero. Si deve dire piuttosto che il Manzoni e realistico dal punto di vista di questo suo atteggiamento intellettuale rigoroso. Dunque in questo romanzo realmente c'e un difetto strutturale sorto da questa mescolanza che distrugge la poesia come ha criticato il Goethe. Anche il Manzoni si e accorto chiaramente di questo difetto. Ed anche per questa ragione egli ha fatto un discorso nel trattato sopraddetto. Pero pubblicata la prima edizione dell'opera sua nel 1825, egli elaborava questo componimento quasi per 20 anni fino al 1845 ma non ha rivisto affatto questa struttura fuori delle parole e delle proposizioni. Allora si potrebbe dire che egli non avesse voluto cambiare questa struttura, il che mostrerebbe, mi pare, che egli non avesse voluto diventare ne un poeta puro, ne un storico vero ma proprio un italiano e fare risvegliarsi gli italiani per la situazione reale della storia attraverso quest'opera. Per questo scopo egli ha pensato che questo metodo emozionante era molto adattabile. Anche questo e proprio realistico praticamente.
  • 北川 忠紀
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 131-140
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • ヘースレ ヨハンネス, 谷口 勇
    原稿種別: 本文
    1973 年 21 巻 p. 141-151
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    【筆者略歴】J・ヘースレは一九二九年生まれ。チュービンゲン大学でゲルマニスティーク、ロマニスティーク、アングリスティークを研究した。学位論文は "Die deutsche Literatur im Spiegel franzosischer Zeitschriften" (「フランスの雑誌に反映したドイツ文学」)。ミラノ大学でドイツ語を教えたり、チュービンゲン大学でイタリア文学を講じたが、一九六八年、レーゲンスブルク大学のロマンス語文献学教授となり、現在に至っている-以上、訳者宛の教授の私信による。Pietro Aretinos Werk(1969, Berlin)の著書がある。【跋】拙訳原典は Benedetto Croce : Die Dichtung-Einfuhrung in die Kritik und Geschichte der Dichtung und der Literatur,
  • 原稿種別: 付録等
    1973 年 21 巻 p. 152-153
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 文献目録等
    1973 年 21 巻 p. i-viii
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1973 年 21 巻 p. App1-
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1973 年 21 巻 p. Cover3-
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1973 年 21 巻 p. Cover4-
    発行日: 1973/03/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
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