イタリア学会誌
Online ISSN : 2424-1547
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ISSN-L : 0387-2947
39 巻
選択された号の論文の21件中1~21を表示しています
  • 原稿種別: 表紙
    1989 年 39 巻 p. Cover1-
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1989 年 39 巻 p. Cover2-
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 近藤 恒一
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 1-13
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 米川 良夫
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 14-28
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Il saggio che Franco Fortini pubblico sul <<Menabo>>n. 2, nel 1960, con il titolo "Le poesie italiane di questi anni", conteneva una critica lucida e penetrante e nello stesso tempo molto appassionata sulla poesia di Pier Paolo Pasolini. Nonostante il limite di natura cronologica e la impostazione ideologico-morale che ci sembra troppo rigoristica, il saggio rimane ancora molto stimolante. La nostra indagine sul testo fortiniano tende a stabilire alcuni punti di contatti, sia di consenso sia di dissenso, con altri contributi alla critica pasoliniana, come quelli di Barberi Squarotti o di Citati e quelli piu recenti di Santato o di Rinaldi.
  • 斉藤 寛海
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 29-61
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Sul prezzo dei panni fiorentini nel mercato damaschino del periodo dagli ultimi anni del Trecento ai primi del Quattrocento, esiste una controversia tra i due studiosi Ashtor e Hoshino. Ashtor dice che il prezzo dei panni occidentali, nonche fiorentini, cade a livelli estremamente bassi. Egli insiste che questo fenomeno e il risultato del processo di dumping. Opponendosi a questa teoria, lo Hoshino sostiene che il prezzo non diminuisce. La causa diretta della controversia e dettata dalla diversa interpretazione del D, il segno abbreviativo dell' unita monetaria, che si trova nelle valute(liste dei prezzi)dei documenti del Zane(ASV). Ashtor interpreta D come ducato, ritenendo che il prezzo si riferisca alla pezza, mentre Hoshino pensa che si tratti del daremo, e che il prezzo sia per picco, cioe il braccio damaschino. L'autore di questo articolo, esaminando lettere commerciale nei documenti stessi, accerta che D significa ducato, e suppone che il prezzo sia per pezza. Nello stesso tempo, suggerisce che non si puo insistere sul dumping. Ashtor vede i movimenti del prezzo sempre in misura del ducato. Egli insiste sul dumping basandosi sul movimento nel ducato. Invece, il prezzo si presenta in daremo fino ad un certo periodo, quando il tasso di cambio ducat-daremo fluttua acutamente. Quanto al prezzo del daremo, non si trova caduta. Quando ci si limita al prezzo nel ducato, i prezzi delle merci varie oscillano in comune, provocando oscillazioni nel tasso di cambio. Quindi, non dare corretto parlare di dumping.
  • 岩倉 翔子
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 62-79
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Cap. introduttivo : l'A. descrive l'ambito sociale entro cui si svolse l'attivita del pittore Neri di Bicci e fornisce dell' artista l'indispensabile collocazione storica ; cerca di chiarire quale fortuna ebbe il N. nella storia della critica d'arte, da Vasari ai giorni nostri, rilevando come l'inportanza del N. sia legata, piu che al valore della sua opera pittorica, al testo delle Ricordanze : esso offre infatti numerose notizie inedite sull'ambiente artistico fiorentino di allora. Cap. I : l'A. descrive l'interessante quadro familiare in cui crebbe il N. : iniziato alla carriera di pittore dal padre, che gia teneva una bottega d'arte piuttosto conosciuta, il nostro pittore divenne poi suo collaboratore e alla morte del padre ne continuo l'attivita. Cap. II : la data su cui si aprono Le Ricordanze-che il N. continuo a scrivere finoal 1475-e il marzo 1453, ma questa data deve essere esaminata da vari punti di vista. Cap. III : il manoscritto originale delle R. attualmente e conservato nella Biblioteca della Galleria Nazionale degli Uffizi di Firenze, con la segnatura "Manoscritto 2", dove esso giace dal I ottobre 1785. Queste R., che N. stesso dichiara di essere "segniato D" fanno supporre l'esistenza di altri testi, presumibilmente contrassegnati da A a C ; e in effetti, nelle R. s'incontra una citazione delle R. C. Cap. IV : l'A. traccia una cronologia delle diverse utilizzazioni critiche hora fatte delle R. : da Baldinucci, letterato del Seicento, fino a Cohn nel nostro secolo : e fra tutte, quella di Milanesi sembra la piu influente. Cap. V : per quanto riguarda la vicenda della trascrizione del manoscritto originale, l'iniziatore in tal senso appare Poggi ; ma il suo lavoro, seppur meritevole, si limita a una edizione parziale che egli corredo d'una serie di note. Quasi mezzo secolo dopo Poggi, Santi ha finalmente pubblicato una trascrizione completa del testo che offre al lettore competente un utilissimo ed esauriente documento ; al testo si aggiunge un' introduzione accurata ed ampia, che tratteggia da vari punti di vista l'ambiente artistico e culturale in cui N. svolgeva la sua attivita. Conclusione ; l'A. riassume una serie di scritti di artisti quattrocenteschi-come Alberti, Ghiberti, Cennini eec-, al cui confronto le R. di N. rivelano una maggiore concretezza, un piu preciso valore di documento ; esse appaiono in altri termini come la piu originale testimonianza dell' attivita quotidiana d'un pittore quattrocentesco minore. In una successiva e piu minuziosa analisi delle R., l'A. mostrera quale specie di coscienza, di gusto e di esigenza artistica avesse la piccola borghesia di allora ; e come l'attivita d'un pittore-considerato, dal punto di vista della storia dell'arte rinascimentale, ne geniale ne rinomato, ma piuttosto mediocre e divulgativo-si svolgesse in conformita al gusto e al desiderio della suddetta classe. Tale ricerca si rivolgera dunque verso quegli aspetti-soprattutto sociali-della storia artistica del Quattrocento italiano, ancora non completamente messi in luce.
  • 小林 満
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 80-98
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Nella sua prosa scientifica Francesco Redi mantiene con fedelta e con sicurezza la metodologia sperimentale della scuola di Galilei e cerca inoltre di descrivere con la chiarezza stilistica galileiana. Ma tuttavia non sfugge spiritualmente all'influenza del clima culturale secentesco cioe al "Barocco";in questo complesso di nuove forme d' espressione formatosi secondo la visione del mondo rinnovata e allargata dal progresso della scienza e dal moltiplicarsi dei viaggi in terre sconosciute e cosi via, si rileva la dinamicita come carattere rappresentante e si persegue la "meraviglia" come tema.Malgrado la sua volonta antibarocca, in Redi esiste pure una tale tendenza, cioe quella <<a cercare nella natura argomenti ed elementi di meraviglia>>. Nella parte introduttiva delle due opere : Osservazioni intorno alle vipere e Esperienze intorno alla generazione degl'insetti, Redi sostiene la necessita di ripetere le esperienze e di vedere con i propri occhi. In questo suo metodo sperimentale ed empirico, che e eredita galileiana, si da molta importanza soprattutto alla facolta visiva. Nei suoi esperimenti l "occhio" e un'esistenza dominante. II suo "occhio" ha due aspetti : da una parte l'ingegno, cioe l'acutezza nell'osservazione e l'esattezza nella descrizione, e dall' altra la mentalita che si muove inquietamente nella natura cercando la "meraviglia". Mentre lo scienziato lavora seguendo la metodologia sperimentale galileiana, il suo "occhio" ossia la sua curiosita per la "meraviglia" lo spinge psicologicamente di esperimento in esperimento. Insomma Redi non e estraneo al "Barocco". Esaminando il carattere della prosa scientifica rediana dal punto di vista di tale "Barocco" nelle Esperienze intorno alla generazione degl'insetti, specialmente quando si tratta dei vermi e cose del genere, il suo "occhio" si dimostra essere una curiosita accompagnata dal tipico gusto per il grottesco di questa epoca. Questo suo interesse visivo si volge alla diversita di colori e alla metamorfosi, ammirando la "meraviglia" della natura. II suo "occhio" si approfondisce negli infinitesimali di cose naturali con l' aiuto del microscopio. Mentre come emblema del Seicento nel campo poetico Marino e i marinisti utilizzano il microscopio il quale e un frutto della rivoluzione scientifica, Redi che lo usa nel campo scientifico assume la natura dello strumento arrivando a descrivere le cose utilizzando innumerevoli diminutivi. Anche questo rappresenta un atteggiamento dello spirito barocco che cerca di esprimere i mondi nuovi. Oltre a cosi innumerevoli sperimenti, per di piu, quest'opera si compone di numerose speculazioni sulle scienze naturali, sulla filologia e sulla poesia, e di cost vaste citazioni di ogni genere che ci sembra un vasto complesso barocco formatosi dalle varie modulazioni e dalle varie dinamicita. In conclusione pur essendo un vero successore della metodologia galileiana, Redi e tuttavia chiuso psicologicamente nella sua epoca. Si trova in questo punto un <<Barocco capovolto>>.
  • 鈴木 国男
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 99-123
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Uno degli elementi piu interessanti della Trilogia della Villeggiaiura risulta, oltre che dalla caratterizzazione dei personaggi e dalla critica morale avanzata dall'Autore, dalla combinazione di tre commedie il cui soggetto sviluppa il medesimo tema, la villeggiatura. Come il Goldoni stesso afferma in Autore a chi legge, "Ciascheduna puo figurare da se e tutte tre insieme si uniscono perfettamente." In questo articolo viene esaminato il carattere autonomo di ciascuna commedia, e la coerenza derivante dalla totalita dell' opera. All'inizio delle Avventure e del Ritorno, il Goldoni dimostra una superba maturita artistica nel presentare ai nuovi spettarori i personaggi e le situazioni sviluppate nelle commdie precedenti. In poche scene vengono presentati i diversi motivi delle commedie, che si svilluppano infie risolvendosi nella stessa commedia. Questo sta a provare l' autonomia di cui ognuna delle tre commedie gode. Per quel che riguarda i caratteri, i piu interessanti sono indubbiamente quelli di Giacinta e Guglielmo. Il carattere dell'eroina-donna decisa e attiva-e assai coerente nella Trilogia, pur dimostrando variazioni dettate dall'ambiente. Nelle Smanie Giacinta prende continuamente l'iniziativa nei confronti del padre, dell'amante, della rivale, vincendo infine la villeggiatura nel modo maggiormente desiderato. Tuttavia, nelle Avventure, il suo spirito perde di vista l'oggetto finale, cedendo alla seduzione di Guglielmo, "freddo e flemmatico, " secondo la definizione dell'Autore. Il carattere di Guglielmo viene notevolmente sviluppato dalle Smanie alle Avventure, in questa agitando il cuore di Giacinta, ed in quella eccitando la gelosia di Leonardo. Ciononostante, Giacinta riesce a riaversi dalla sua crisi morale, mettendo un fine alle avventure, intanto che Leonardo si trova sul punto di fallimento a causa delle spese eccessive incorse durante la villeggiatura. La crisi morale ed economica dei personaggi, e la conseguente risoluzione grazie all'intervento di Giacinta, sono i motivi del Ritorno. Altri personaggi della Trilogia mostrano una maggiore coerenza nei loro ruoli, ed indicano la struttura simmetricamente equilibrata dell'opera. Il fascino della Trilogia rsiede anche nel suo aspetto di commedia di ambiente, la villeggiatura per l'appunto. Il trasferimento delle scene a seconda delle occasioni delle commedie-citta-villeggiatura-citta simboleggianti realta-finzione-realta-e una caratteristica fondamentale della drammaturgia della Trilogia. Altrettanto importante a il trasferimento Livorno-Genova previsto al termine della commedia, la risoluzione definitiva di tutti i motivi dell'opera. La Trulogia della Villeggiatura e il massimo tentativo goldoniano di composizione teatrale, prova della sua piena maturita drammaturgica.
  • 加藤 守通
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 124-140
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    La teoria ficiniana dell'ars non e una 'teoria delle Belle Arti'. Ars e, come la parola greca techne, il sapere produttivo in senso esteso che include anche il lavoro artistico. In questa ricerca della teoria ficiniana dell'ars ci limiteremo alla sua opera maggiore, Theologia Platonica(TP). TP tratta di 5 gradi di essenze : Dio, angeli, anima(uomo), qualita, quantita. L'uomo, occupando il grado centrale, gioca un ruolo importantissimo quale centro universale che ricollega tutto. Ed a proprio questa positione privilegiata dell' uomo in TP ad inflluire decisivamente la teoria ficiniana. Possiamo trovare la teoria degna d'attenzione dell'ars, appunto derivante dal privilegio dell' uomo, in TP XIII, 3 In questo capitolo e da notare la lode appassionata all'uomo come possessore dell'ays. L'uomo e il dio terreno, che esercita liberamente la propria ars, arrivando a sottomettere tutto a se stesso. La conseguenza di tutto questo e che il mondo diventa piu bello. La lode ficiniana e piu audace di quelle tradizionali rivolte all'ars. E visibile l'influenza sopra tutto dell'Ermetismo e di Giannozzo Manetti. Il secondo aspetto degno d'attenzione consiste nello stretto reciproco legame tra 'sapere' e 'fare':solo chi possiede la stessa ars-chi cioe puo produrre la stessa opera-puo comprendere quest'ultima. Viceversa, capire qualcosa significa poterlofare. Questo pensiero viene interpretato, e la sua originalita valutata, nel contesto della lunga tradizione del pensiero occidentale riguardo il rapprto tra 'sapere' e 'fare'. TPXIII, 3 e una clavis magna per la valutazione dell' originalita della teoria ficiniana dell'ars.
  • 羽片 俊夫
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 141-162
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Per gli scienziati dell'eta di Galileo erano limitate le possibilita di conseguire una sistemazione che consentisse loro, ad un tempo, di continuare gli studi e di avere un' adeguata retribuzione. In generale gli studiosi di scienze matematiche cercavano di ottenere una cattedra in una universita o un posto come matematici alla corte di un principe. Galileo, per parte sua, occupava la cattedra di matematica all'Universita di Pisa e di Padova. Questa cattedra era inclusa nella facolta delle arti ed era propedeutica agli studi filosofici e medici ; in quanto propedeutica vi si leggevano testi di Euclide e di astronomia tolemaica, solo nelle parti piu semplici, cosi le lezioni non potevano avere il compito di istruire gli studiosi. Inoltre il fatto che non fosse considerata una materia indipendente si rifletteva nella retribuzione modesta. Questo, insieme con il numero limitato dei posti, rendeva nettamente sfavorevoli le condizioni dei matematici. Galileo, avendo dedicato al Granduca di Toscana la scoperta dei pianeti medicei, ottenne presso di lui il posto di "Primario Matematico et Filosofo". Questo posto era esonerato dall'obbligo di insegnamento all'Universita ed era ben remunerato. Ma non era un posto istituzionalmente stabilito, anzi fu istituito appositamente dal Granduca per Galileo; non era percio prevista una regolare successione. Questo particolare favore che Galileo godette face si che anche i suoi seguaci si trovassero in Toscana in una condizione migliore degli altri scienziati ; Galileo, infatti, per il suo posto come "Primario Matematico" dello Studio di Pisa e del Granduca e per il suo prestigio fu molto influente nella scelta dei professori di matematica che si succedettero nello studio stesso, tanto che la cattedra, in quel periodo, fu occupata esclusivamante da suoi discepoli. Questo fatto, insieme con l'interesse che il Granduca Ferdinando II e il Principe Leopoldo ebbero per la scienza, favori malto gli scenziati galileiani di quella eta.
  • 鈴木 徳郎
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 163-176
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Per la storia di Venezia il Cinquecento fu un secolo di transizione. Fin dalla meta del Quattrocento il minaccioso impero dei Turchi aveva tolto ai Veneziani i punti commerciali e strategici nel Mare Mediterraneo dell'Est, e inoltre erano apparsi rivali commerciali marittimi: nel Mare Adriatico Ragusa, che si presentava come una delle citta piu fiorenti net mondo mediterraneo, e i Francesi che cominciavano a estendere le proprie attivita nei paesi occupati dai Turchi. Anche i Portoghesi erano avanzati nelle Indie Orientali, per acquistare spezie, soprattutto il pepe, percio i mercanti veneziani durante i primi decenni del secolo XVI, non poterono importarle dai porti del Levante. Tuttavia, alla meta di questo secolo poterono trasportare da Alessandria a venezia una quantita di pepe piu grande di quella che trasportavano alla fine del Quattrocento. E, dopo la perdita dell'isola di Cipro, la quale era una base di collegamento importante tra Venezia e i porti d'Egitto e di Siria, si difuse una atmosfera di incertezza in tutta Ia citta. Ciononostante, fra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento i mercanti veneziani conservavano una posizione di netta preminenza nel commercio col Levante. Infatti, le manifatture nella citta progredirono nel secolo XVI. I dati sull'industria laniera sono piu disoponibili di quelli di altri settori. L'ammontare della produzione annuale dei tessuti di lnma aumento nel corso di querto secolo, e i panni di lana venivano esportati nei paesi del Levante. Altri settori dell'industria cittadina si svilupparono nello stesso modo e anche questi la stretta relazione con il commercio levantino nel importazione di materie prime e net esportazione di prodotti finti. Nel secolo XVI la popolazione di Venezia aumento rapidamente con la venuta di guelle popolazioni che fuggivano dalle devastazioni di querre o che sfuqqivano alle carestie come quella degli anni 1527-29, che fece afflire nella citta veneziana tanti contadini dai paesi vicini, quale il Vicentino o il Bresciano come ha detto il diarista Marin Sanuto. Lo sviluppo dell' industria poteva assorbire i nuovi abitanti, ma il problema dell'approvvigionamento dei viveri divento allarmante. Appare chiaro che c' era una connessione reciproca fra l'aumento della popolazione, lo sviluppo dell'industria e la floridezza del commercio. Ma d'altra parte, ora era indispensabile fare diventare la parte italiana del territorio una base di fornitura di viveri. Secondo i dati riguardanti i dazi sul territorio pagati dai Veneziani, la proprieta fondiaria di questi ultimi si sarebbe quadruplicata nel corso del Cinquecento.
  • 猪浦 道夫
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 177-196
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    La lingua italiana, come le lingue romancia e portoghese, possiede la "combinazione verbo-avverbio", la maggioranza della quale e nata sotto l'influenza delle lingue germaniche. Questa combinazione dovrebbe essere riferita in una certa maniera nella grammatica della lingua italiana moderna, giacche le combinazioni verbo-avverbio nella lingua italiana non sono trascurabili, anche se sono poche paragonate, per esempio, con quelle in inglese. Vediamo subito che questo tipo di vocabolario a indiscutibilmente colloquiale nel iivello di linguaggio, come in inglese. La linea di demarcazione fra la "combinazione verbo-avverbio" e il verbo semplice con un avverbio di luogo non e sempre chiara, e vi troviamo diversi gradi di maturita come una sola parola. Mi sembra che un ulteriore studio sia necessario per poter dare una definizione razionale per l'elemento di vocabolo che si puo chiamare la "locuzione verbale".
  • 土居 満寿美
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 197-219
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー

    Il presente articolo tratta del mondo poeico del Pertarca, paragonando le due opere in volgare, cioe il <<Canzonien>>ei<<Trionfi>>. Il<<Canzoniere>>e una raccolta di 366 rime il cui titolo originale e "Rerunm vulgarium fragmenta". Questa raccolta e considerata una congerie di rime senza economia di disposizione, poiche le opere non sono raccolte secondo criteri ne di forma ne di soggetto. Varie rime di argomenti diversi si trovano mescolate nell' opera. II Petraca ha chiarito la bipartizione del<<Canzoniere>>con alcune pagine bianche tra la prima e la seconda parte, e con lettere grandi frigiate che aprono ciascuna parte ; ma il significato di questa divisione e cosi nascosto ai lettori che gli editori dopo il Bembo l'hanno erroneamente interpretata, intitolando ciascuna parte "In vita di Madonna Laura" e "In morte di Madonna Laura". La bipartizione, invece, non dipende cosi esclusivamente dal fatto se sia viva o morta quella donna. Il <<Canzoniere>>contiene rime di argomenti diversi che trattano dei problemi di amore, della virtu della donna, della fugacita del tempo, della labilita della vita, dell'ambizione di fama, e delle preghiere per il Crocifisso e la Vergine. Come ha detto Martinelli, questi argomenti si dividono in due categorie, cioe l'itinerario terreno e quello celeste. Leggendo queste rime si comprende che nella prima parte prevalgono problemi mondani, mentre nella seconda vengono affrontati i problemi della via per la redenzione. I<<Trionfi>>costituiscono poesia grande, quasi-epica. La sua forma esteriore e interamente diversa da quella del<<Canzoniere>>, ma le due opere condividono la stessa base materiale e strutturale. I soggetti dei <<Trionfi>>sono presentati dai titoli di chiascun Trionfo, cioe d'Amore, della Pudicizia, della Morte, della Fama, del Tempo, e dell' Eternita ; i quali tutti appaiono nel<<Canzoniere>>anche se non raggruppati. E stato osservato da tempo che i<<Trionfi>>si dividono in due parti, non a seguito di una indicazione da parte dell'Autore, ma a seconda dei soggetti e degli atteggiamenti narrativi. Nei primi due Trionfi si tratta del problema-dittico tra Amore e la virtu, descritto nell'ambiente geografico concreto. Gli ultimi quattro Trionfi trattano del problema di come superare la fugacita del tempo e raggiungere l'eternita di Dio(cioe la redenzione); essi sono narrati nell'ambito della psicologia del paesaggio. Si puo dire che il<<Canzoniere>>ei<<Trionfi>>sono scritti su base comune e anche le loro bipartizioni strutturali sono organizzate a seconda delle categorie di soggetti. La differenza sta soltanto nel fatto che il <<Canzoniere>>e un accumulo di opere frammetarie nei confronti dei <<Trionfi>>, i quali invece costituiscono un' opera unitaria. Ma questa osservazione non vale quando leggiamo attentamente le due opere. L'epica classica richiama certe norme tradizionali : 1)la precisazione della materia, 2)l'invocazione, 3)in medias res. Eppure, mentre il sonetto d'apertura del <<Canzoniere>>contiene i punti 1) e 2), la prima parte dei <<Trionfi>>non ne contiene alcuno. Pare che questo stia a significare che il <<Canzoniere>>, piuttosto che i <<Trionfi>>, prenda a norma 1'epica classica unitaria. I <<Trionfi>>dunque mancano di unita e coerenza nello svolgimento della trama. Nessuno dei sei soggetti non segue quello precedente in modo unitario, perche, come ha rilevato Calcaterra, i Trionfi d'Amore, della Mortle, e del Tempo si riferiscono ai tutti i mortali, mentre gli altri Trionfi(della Pudicizia, della Fama, dell'Etenita)esistono solo per i popoli eletti : anzi, come abbiamo veduto prima,

    (View PDF for the rest of the abstract.)

  • 小佐野 重利
    原稿種別: 本文
    1989 年 39 巻 p. 220-244
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 文献目録等
    1989 年 39 巻 p. 245-259
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1989 年 39 巻 p. 260-
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1989 年 39 巻 p. 261-266
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1989 年 39 巻 p. 267-270
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1989 年 39 巻 p. 271-
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1989 年 39 巻 p. Cover3-
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1989 年 39 巻 p. Cover4-
    発行日: 1989/10/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
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