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クエリ検索: "フェデリコ・フェリーニ"
10件中 1-10の結果を表示しています
  • 松村 由利子
    応用物理
    2015年 84 巻 12 号 1118-1119
    発行日: 2015/12/10
    公開日: 2019/09/27
    ジャーナル フリー
  • 津端 修一
    すまいろん
    1998年 47 巻 60-61
    発行日: 1998年
    公開日: 2022/05/09
    解説誌・一般情報誌 オープンアクセス
  • 門間 貴志
    地域研究
    2013年 13 巻 2 号 244-248
    発行日: 2013年
    公開日: 2020/10/28
    ジャーナル フリー
  • 伊達 聖伸
    宗教研究
    2022年 96 巻 1 号 166-172
    発行日: 2022/06/30
    公開日: 2022/09/30
    ジャーナル フリー
  • すべてが制御された世界で
    畠山 真一
    尚絅大学研究紀要 A.人文・社会科学編
    2016年 48 巻 101-111
    発行日: 2016/03/31
    公開日: 2019/07/05
    ジャーナル フリー
    本論文では,近年著しい発達を見せているVFX/CG(視覚効果・コンピュータ・グラフィックス)を利用して制作された実写映画とアニメーションを,作り手のコントロールという観点から分析する。さらに,本論文は,バルトの言う「鈍い意味」(物語に関与しない表象)についても考察する。「鈍い意味」とは,映画において意図せず撮影・投影され,かつ物語内容に貢献しないような表象である。バルトは,この表象の存在こそが,映画とその他の芸術とを差異化する要素であると主張した。本論文は,VGX/CGを利用することによって投影されるものを完全にコントロール可能な実写映画においても「鈍い意味」が残存していることと指摘する。
  • ―フランク・オハラとニューヨーク派の美術
    金田 由紀子
    比較文学
    1999年 41 巻 21-35
    発行日: 1999/03/31
    公開日: 2017/06/17
    ジャーナル フリー

     This paper discusses how Frank O’Hara (1926-66) achieved his stylistic innovation in his poetry through his profound knowledge of the paintings of the New York School. Though what actually happened was an interaction between literature and the visual arts, the discussion will mainly focus on the aesthetic significance of the paintings on the formation of O’Hara’s poetics and style.

     When O’Hara began getting his poems published in Michigan and New York in the early fifties, the New Criticism and academic verse were still exerting a strong influence on American poetry. O’Hara, an art critic as well as a poet, dissatisfied with the stylistic mannerisms of academic verse and blessed with great opportunities to familialize himself with the avant-garde paintings of his time, created his idiosyncratic style by applying the stylistic innovations of the New York School paintings to his poetry.

     Of O’Hara’ aesthetic responses to the New York School paintings, the most significant is their expressionist aspect, that is, how the artist’s self should be represented in his/her work, because that was the most urgent problem for O’Hara when he began writing poetry.

     This paper focuses on O’Hara’s expressionist aesthics, and is divided into three parts: its relation to his early art criticism , the second generation painters of the New York School, and early examples of Pop Art. In each part, the discussion will elucidate how O’Hara’s poetics and new style evolved from his aesthetic contact with the art of his day.

  • *藤田 修平
    日本映画学会大会報告集
    2014年 10 巻
    発行日: 2014/12/06
    公開日: 2024/03/25
    会議録・要旨集 オープンアクセス
  • 太田 岳人
    イタリア学会誌
    2016年 66 巻 1-20
    発行日: 2016年
    公開日: 2017/12/09
    ジャーナル フリー

    Le macchine di Munari, pubblicato dalla casa editrice Einaudi nel 1942, è uno dei primi “libri per i bambini” di Bruno Munari (1907-1998). La caratteristica comune delle macchine inserite in questo albo è di essere costituite da meccanismi eccentrici e immaginari, che, non presentando alcuna utilità o praticità, invitano il lettore al sorriso. In realtà, già prima della pubblicazione dell’opera, l’artista aveva presentato alcune versioni delle macchine, in particolare in forma di vignetta, nel giornale umoristico settimanale Settebello (1933-1941), dal 1938 al 1939.

    Come ammesso da Munari stesso, l’immagine delle sue macchine si ispirava al disegnatore, o, per essere precisi, “vignettista” umoristico statunitense Rube Goldberg (1893-1970), conosciuto come inventore della Rube Goldberg machine. La machine di Goldberg era infatti composta da un complesso meccanismo basato su una reazione a catena, ma in grado di fare soltanto una cosa banale e semplicissima. Dal 1912 il vignettista statunitense aveva cominciato a illustrare la serie di machine per la stampa, e la sua attività aveva suscitato l’attenzione di una parte del campo artistico del suo Paese (per es. di Marcel Duchamp e del Museum of Modern Art di New York). Certo nell’albo di Munari è possibile trovare indizi della conoscenza della Rube Goldberg machine, ma le macchine munariane contengono anche elementi che ne indicano l’originalità. In primo luogo la decisa negazione dell’utilitarismo della macchina in termini generali e il mancato utilizzo nell’illustrazione della macchina della reazione a catena, cioè l’elemento più caratterizzante della Goldberg machine. In altre parole, il “nonsense” delle macchine munariane appare sottolineata in modo più drastico.

    Pur non dichiarando esplicitamente modi e tempi della conoscenza del lavoro di Goldberg, Munari aveva già presentato un prototipo di Macchine almeno in una pagina della rivista annuale non umoristica Almanacco letterario Bompiani del 1933.

    Dal 1927 al 1937, Munari, seppure partecipe del movimento futurista italiano, non fu in grado di dedicarsi alla pura arte e, per guadagnarsi da vivere, dovette fare molte esperienze nel campo dell’editoria come vignettista o illustratore. A Milano, infatti, dove egli si trovava, stavano crescendo rapidamente alcuni grandi imprese editoriali come Bompiani o Mondadori.

    Negli anni Trenta, intanto, fiorivano alcuni nuovi e popolarissimi giornali umoristici come Marc’Aurelio (1931-1958) o Bertoldo (1936-1943). La repressione esercitata sui giornali umoristici antifascisti negli anni Venti aveva vietato le vignette satiriche a tema generalmente politico e in questo clima gli umoristi professionisti, quando non favorevoli al regime, sottoposti alla censura e alla guida amministrativa, si trovavano a disegnare vignette che, attaccando Paesi stranieri come Francia, Inghilterra e Unione Sovietica, li dipingevano come nemici. Sotto questo aspetto, il concetto umoristico delle Macchine create da Munari non era si poneva in contrasto con il regime, ma piuttosto era neutrale rispetto alla linea politica.

    La collaborazione di Munari al Settebello fu favorita da un abile dirigente della testata: Cesare Zavattini (1902-1989), uno dei grandi sceneggiatori del cinema neorealista dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questi, lavorando durante gli anni Trenta per varie case editrici milanesi in qualità di redattore e correttore di bozze, aveva incontrato Munari nella redazione dell’Almanacco letterario Bompiani. In quel periodo Zavattini era incaricato del progetto del Bertoldo per la Rizzoli, ma venne assunto dalla Mondadori per occuparsi della direzione di vari periodici dal 1936 in poi. Nel 1938, quando gli venne affidato l’incarico di caporedattore del Settebello, Zavattini chiamò Munari fra i giovani vignettisti e questo

    (View PDF for the rest of the abstract.)

  • 原田 麻衣
    映像学
    2022年 108 巻 164-182
    発行日: 2022/08/25
    公開日: 2022/09/25
    ジャーナル フリー

    フランソワ・トリュフォーのキャリアは映画と文学の横断について思考するところから始まった。批評家として論考「フランス映画のある種の傾向」を発表し、当時のアダプテーション作品を批判したトリュフォーは、その3年後に初監督作『あこがれ』でモーリス・ポンスによる『悪童たち』の翻案に挑戦する。そしてその1年後、論考「映画における文学の翻案」でレーモン・ラディゲの同名小説を原作としたクロード・オータン=ララ『肉体の悪魔』を取り上げ、改めてアダプテーションの問題にアプローチしている。これら二つの翻案論と『あこがれ』からわかるのは、トリュフォーが一人称回想小説の翻案に関心を持っていたということである。

    本稿では、『あこがれ』における奇妙な語り手——「一人称の特定できない語り手」——について、一人称回想形式の翻案という観点から考察する。まずは二つの翻案論を参照しながらトリュフォーの主張した「正当なアダプテーション」の内実を明らかにする(第1節)。次に文学と映画における回想する一人称の語り手について整理し、『あこがれ』での語り手の位置を確認する(第2節)。最後に、『あこがれ』では、特定できない語り手を置くことによって、小説に備わる「私たち」語りを可能にしていると論じる(第3節)。『あこがれ』でなされた文学作品の映画的変換を「語り」に注目して明らかにすることが本稿の目的である。

  • 村井 源, 川島 隆徳, 工藤 彰
    情報知識学会誌
    2012年 22 巻 1 号 23-43
    発行日: 2012/03/26
    公開日: 2012/06/29
    ジャーナル フリー
    評判分析などが自然言語処理技術によって進められているが,対象は主にWeb上のテキストであり,人文学的な批評文はその主たる対象となっていない.本研究では人文的な批評文の具体的批評対象を計量化することで,批評行為のより深い意味分析に向けての基礎固めを行う.総合的芸術作品である映画と演劇の批評文を対象として,抽出対象を人名と作品名に絞り分析を行った.結果として頻度分析とネットワーク分析で批評における人物の重要性やグループの傾向,他分野との関わりの相違が明らかとなった.またスタッフのデータベースの利用により,語られる固有名詞の批評文中での意味と機能の傾向が抽出された.
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