Studi Italici
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Il Merito delle donne di Moderata Fonte (Venezia, 1600) e la genealogia delle dispute umanistiche sulle donne nel Rinascimento
Akari Kitamura
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2006 Volume 56 Pages 193-216

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Nel libro Il Merito delle donne, scritto in volgare da Moderata Fonte verso il 1592 e stampato nel 1600 da Domenico Imberti a Venezia, si narra di sette donne veneziane colte e raffinate, di buona famiglia, che sono riunite nel bellissimo giardino rinascimentale di una villa, dove per due giorni raccontano e discutono delle virtu e dei meriti femminili in confronto a quelli degli uomini. Grazie alia ristampa a cura della Prof.ssa Adriana Chemello nel 1988, si e messo in nuova luce il concetto di donna e la cultura della scrittrice veneziana nella seconda meta del Cinquecento, che sono molto suggestivi dal punto di vista degli studi della storia della cultura e della societa nell' Italia rinascimentale. A proposito dei discorsi caratteristici del libro, che sembrano apparentemente cosi incoerenti e variati, dalla lettura interpretativa di allegorie delle statue della fontana nel giardino alle numerose citazioni delle antiche donne esemplari per affermare il merito femminile e per criticare gli uomini, cosi come dai dilettevoli e quasi dotti dialoghi sulla conoscenza della natura alia orazione fatta da Leonora, una delle sette protagoniste, che cerca di convincere i padri, i fratelli, i figli e gli amanti a rispettare le donne di pregio, Kitamura analizza innanzitutto come Fonte seguisse una lunga genealogia letteraria italiana dei discorsi sulle donne. Presentando una bibliografia cronologica dei ventisette testi piu importanti su questo argomento, da De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio fino alla Semplicita ingannata di Arcangela Tarabotti, ed esaminando i concetti della moglie ideale e dell'educazione delle donne nell'epoca in cui essi sono stati trattati da umanisti come Francesco Barbaro e Leonardo Bruni, Kitamura interpreta l'atteggiamento di Fonte, che cita e prende ad esempio le donne illustri dell'antichita classica per difendere le donne contro la misoginia medievale e mette in scena l' orazione di Leonora-gli umanisti soprascritti non volevano donne eloquent-come un proto-femminismo nato dall'umanesimo rinascimentale-femminile. Nella societa veneziana della fine del Cinquecento la condizione femminile era spesso difficile, con situazioni problematiche come la cosidetta "dimessa" che era costretta a rimanere nubile a casa, o della "monaca forzata" nel convento, per la mancanza delle doti che dovevano essere donate dalla famiglia natale alia sposa. Quanto alle mogli ed alle figlie nubili dei ricchissimi nobili e del cittadini borghesi, si insisteva particolarmente sulla virtu dell'obbedienza delle donne ai loro mariti e padri, rinchiudendole in casa sotto la morale della famiglia patriarcale. Invece le cortigiane colte e "oneste" dell'alta societa veneziana, come Veronica Franco, godevano di una relativa liberta. Fonte forniva una ricca immagine ideale delle donne umaniste colte, in confronto alia realta sociale veneziana dell'epoca, raffigurando le sette donne veneziane differenti di eta e di posizione familiare, una figlia nubile ed una nuova sposa, due mogli, una vedova giovane ed una vecchia, e soltanto una "dimessa."

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