Studi Italici
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Analisi del significato e dell'effetto del dialetto nelle commedie di Goldoni attraverso il paragone fra Le Morbinose e Le donne di buon umore
Maki Miyasaka
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2008 Volume 58 Pages 63-84

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Abstract

Con questa mia analisi vorrei considerare il significato e l'effetto del dialetto veneziano nelle commedie goldoniane. Come oggetto dell'analisi, ho scelto due commedie: Le Morbinose e Le donne di buon umore. La prima, messa in scena nel Carnevale del 1758, fu una Belle commedie preferite dagli spettatori settecenteschi. La commedia si svolge nel corso del Carnevale di Venezia e quasi tutti i personaggi parlano in veneziano, tranne un giovane milanese. Goldoni la trascrisse in italiano per la rappresentazione a Roma con il titolo Le donne di buon umore, che, secondo la testimonianza dell'autore, fu un fiasco. La causa del fallimento sarebbe dovuta al linguaggio, come spiega Ortolani, della protagonista che <<non ha piu nessuna originalita, ne grazia>> nel parlare in italiano (Tutte le opere di Carlo Goldoni, a cura di G.Ortolani, Milano, Mondadori, vol. VI, 1943, p. 1324). Ci sono altri esempi di trascrizione dal veneziano all'italiano prima del caso delle Morbinose - Le donne di buon umore. Nello stampare alcune sue commedie, Goldoni trascrisse in italiano il dialetto delle Maschere della commedia dell'arte, con l'intento di diffonderle tra i lettori al di fuori di Venezia. Questo tipo di trascrizione, quasi una traduzione "testuale", e basata sull'idea linguistica di Goldoni, riguardo alla quale acuta e questa indicazione di Folena: <<noi siamo abituati a concepire storicamente il dialetto in opposizione qualitativa alla lingua; mentre Goldoni e del tutto estraneo al rapporto dialettico fra lingua letteraria e dialetto>> e <<la lingua e in posizione complementare al dialetto, come realta media contigua e solo quantitativamente piu estesa e intelligibile>> (G. Folena, L'italiano in Europa, Torino, Einaudi, 1983, p. 93). Goldoni non teneva in mente una diversita qualitativa tra il veneziano e l'italiano, per lui l'italiano poteva essere sostituibile con il veneziano come un altro linguaggio parlato in Toscana, ma piu diffuso del veneziano. Rispetto a questo tipo di trascrizione, il caso delle Morbinose - Le donne di buon umore e sostanzialmente un rifacimento: le due commedie hanno intrecci e personaggi quasi uguali, ma sono diverse nello stile (i 5 atti in versi martelliani diventano i 3 atti in prosa) e anche nei dettagli. Il motivo di questo rifacimento va ricercato nella intraducibilita di un equivoco giocoso del dialetto nelle Morbinose. In questa commedia, la spiritosa protagonista Marinetta usa la parola veneziana amia (in italiano <<zia>>) per condurre la questione matrimoniale a suo vantaggio. Nel discorso tra i due giovani innamorati il significato di amia rimane ambiguo, percio l'innamorato milanese lo pensa riferito a Marinetta stessa, mentre la vecchia zia di Marinetta, ascoltando, ha una ridicola ambizione matrimoniale, sproporzionata alla sua eta. Ne Le donne di buon umore, tutta in italiano, amia e sostituito dal pronome dimostrativo <<quella>> per lasciare ad ogni personaggio l'interpretazione the gli conviene e di li far nascere l'equivoco. Questa sostituzione genera di conseguenza vari cambiamenti. Come si mostra nei confronti analitici fra le due commedie, sono cambiati le divisioni delle scene, il ruolo dei personaggi principali (viene introdotto il cavaliere Odoardo che vi svolge un ruolo importante), i dettagli degli intrecci e i caratteri individuali derivanti da questi cambiamenti. In questo processo di rifacimento, a mio parere, Goldoni avrebbe riconosciuto l'effetto insostituibile del dialetto. Questi cambiamenti riguardano anche i caratteri delle protagoniste. Possiamo riferirci all'interpretazione di Fido sul movimento psicologico di Marinetta. Fido collega il cambiamento di Marinetta all'ambientazione particolare del Carnevale in cui <<il tempo scorre piu rapido, e aggirandosi net vortice di

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