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クエリ検索: "蝦夷共和国"
4件中 1-4の結果を表示しています
  • 能登谷 聡
    日本地域政策研究
    2015年 14 巻 132-133
    発行日: 2015/03/31
    公開日: 2022/02/25
    ジャーナル フリー
  • 安部公房『榎本武揚』試論
    河田 綾
    昭和文学研究
    2019年 78 巻 126-139
    発行日: 2019年
    公開日: 2021/07/01
    ジャーナル オープンアクセス
  • 渡邊 義行
    教育医学
    2006年 52 巻 2 号 101-118
    発行日: 2006年
    公開日: 2021/10/30
    ジャーナル オープンアクセス
    1999年(平成11年)改訂の小・中・高等学校の体育・保健体育の学習指導要領1)2)3)では,「集団行動の指導は,運動の特性との関連において適切に行う」こととしている.すなわち,集団行動の時間を特別に設けて指導するのではなく,各運動領域の運動の特性に応じて適切に指導するとか,あるいは特別活動の学校行事等の機会に集団指導を行うこととしている.  学校における集団行動とは,集合,整とん,列の増減などの行動をいい,その行動の仕方は色々な機会をとらえて指導しようとするものである.  児童生徒の集団を集合させたら,先ず最初に発する号令は「気をつけ」であり,「気をつけ」の姿勢を指導するであろう.一方,社会人になって「気をつけ」の号令を受けることは全く無いといってよい.しかしながら学校において教師は,極めて普通に,何の戸惑いや抵抗もなく「気をつけ」という号令を発し,児童生徒はその号令を受けている.  この度,日本における「気をつけ」号令と「気をつけ」姿勢にこだわって,その歴史を若干の資料からたどってみたいと思う.
  • ─戊申戦争時(1868-69年)の北日本の旅より─
    ベルテッリ・ジュリオ・アントニオ
    イタリア学会誌
    2016年 66 巻 21-52
    発行日: 2016年
    公開日: 2017/12/09
    ジャーナル フリー

    La restaurazione Meiji del 1868, come è noto, spazzò via in poco tempo le vestigia del decrepito regime shogunale dei Tokugawa. Tuttavia, nonostante la nascita del nuovo governo imperiale, diversi feudi settentrionali del Giappone rimasero fedeli a Tokugawa Yoshinobu, l’ultimo shōgun. Questa rottura portò ad una guerra civile (conosciuta come “guerra Boshin”), che vide, tra l’estate del 1868 e la primavera del 1869, il protrarsi degli scontri fra le truppe imperiali e i Tokugawa appoggiati dagli han del Nord fino alla battaglia finale di Ezo, conclusasi nel maggio 1869.

    Il primo Ministro Plenipotenziario d’Italia, conte Vittorio Sallier De La Tour, era giunto in Giappone nel 1867, in seguito alla firma del Trattato di Amicizia e Commercio fra Giappone e Italia. Uno degli obiettivi principali della sua missione era tutelare l’attività dei “semai”, ovvero i commercianti di uova dei bachi da seta. Essi, armati di coraggio e spirito d’iniziativa, già nella prima metà degli anni ‘60 avevano iniziato a recarsi in Giappone allo scopo di procurarsi la preziosa merce, indispensabile per il superamento della crisi in cui versava l’industria serica italiana, messa in ginocchio dalla “pebrina”, un’epidemia che colpiva i bachi da seta riducendone drasticamente le capacità produttive.

    In questo contesto si inserisce una testimonianza inedita particolarmente interessante: il Giornale di un viaggio nel Nord del Giappone del semaio italiano Giacomo Farfara. Si tratta di un manoscritto in italiano inviato a più riprese alla moglie del Ministro d’Italia, la parigina Mathilde Sallier De La Tour, nata Ruinart De Brimont, donna colta, coraggiosa e affascinante. Al giornale di viaggio sono abbinati alcuni schizzi cartografici relativi ad alcune delle località visitate (le baie di Miyako, Hachinohe e Aomori), due lettere confidenziali indirizzate alla contessa De La Tour e un’altra laconica missiva indirizzata al Ministro.

    Farfara fu uno dei semai più attivi in Giappone: di origine livornese ma operante a Milano, dove nel 1870 costituirà, insieme all’amico e socio d’affari giapponese Ōtani Kōzō e al ricco commerciante milanese Brambilla, la “Società Italo Giapponese”, e, nel 1872, insieme al fratello Nino e al socio francese Théophile Grenet, la ditta commerciale “Farfara e Grenet”, attiva per diversi anni tra Milano, Parigi e Yokohama.

    Il Giornale di Farfara inizia a Yokohama il 29 ottobre 1868 e termina a Noheji, nella baia di Aomori il 15 gennaio 1869. La lunghezza del manoscritto è di 57 facciate (di 26-27 righe ciascuna); in esso l’autore narra alla contessa le sue peripezie a bordo di un’imbarcazione a vela, il Gaucho, spesso in balìa di marosi e tempeste. Riporta inoltre i suoi incontri e scambi di vedute con alcuni personaggi che ebbero un ruolo determinante nell’andamento della guerra Boshin. Tra essi spiccano Jules Brunet (1838-1911), ufficiale francese esperto di artiglieria e consigliere militare del Bakufu, che dopo la Restaurazione aveva rifiutato di rimpatriare avendo deciso di combattere fino alla fine al fianco dei Tokugawa e dei loro alleati, e il famoso ammiraglio Enomoto Takeaki (1836-1908), che si era recato con la flotta dello Shogun a Ezo (l’attuale Hokkaidō) e vi aveva istituito un effimero governo provvisorio. Farfara riferisce inoltre alla contessa gli abboccamenti avuti con le autorità di alcune province settentrionali fedeli ai Tokugawa riguardo alla sua scomoda e difficile missione: trasportare a Miyako (nell’attuale Iwate) una grossa partita di armi e munizioni in una fase decisiva della guerra civile.

    In questa indagine, alla luce di alcuni degli stralci più significativi del Giornale e delle lettere, ci si propone di comprendere le motivazioni che avrebbero spinto un italiano, in ottimi rapporti con la moglie del Ministro d’Italia

    (View PDF for the rest of the abstract.)

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