L'itinerario poetico di Mario Luzi e attraversato dall'istanza fondamentale di afferrare la ragione totale ed essenziale della vita. Dopo l'esordio ermetico-fiorentino negli anni '30, nel dopoguerra il poeta ha affrontato e affronta tuttora il problema di come conciliare il dissenso tra quell'assoluto ideale e il concreto storico che appare frammentario e mutevole. Tale problema si esprime tematicamente nel concetto di "mutamento" che e appunto l'aspetto vario e fuggevole della vita e del mondo, intorno al quale ruota sempre l'assidua ricerca luziale. In questo campo entrano "tu", e anche "lei", misterisa figura femminile, che rappresenta il margine della possibilita di un ideale recupero del legame tra tempo e eternita, individuo ed universo. Dal senso pessimistico del mutamento come perdita e separazione, alla prospettiva positiva di "metamorfosi-creazione perenne", questo cammino e sempre accompagnato da quella "tu" o "lei" che a sua volta da assenza si trasforma in presenza e perfino in onnipresenza, rivelando la sua funzione di messaggera e di compagna-guida dello spirito umano. Questo svolgimento va di pari passo anche con lo sviluppo della lingua poetica che, uscendo dal chiuso colloquio con il proprio spirito, cerca di aprire un orizzonte poetico sempre piu vasto con un continuo sforzo di immergersi nel processo vitale del mondo, cogliendone i segni essenziali nell'esistenza molteplice la quale, secondo Luzi, non e altro che l'espressione della legge profonda di "metamorfosi-creazione".