イタリア学会誌
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ミケランジェロのシスティーナ礼拝堂天井画 : ダニエル、キリストの祖先の名とリビアの巫女
若山 映子
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1990 年 40 巻 p. 93-117

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抄録

Nell'articolo si esamina l'iconografia del profeta Daniele e della Sibilla Libica e si propone la lettura di tutti i nomi degli antenati di Cristo iscritti nelle lunette ai piedi dei profeti e delle sibille, in connessione con i temi degli affreshi quattrocenteschi sottostanti. Per ragioni di spazio, qui si citano solo alcuni esempi. Il Daniele michelangiolesco, vestito di rosso fiammeggiante, azzurro trasparente, giallo cangiante in verde - combinazione che rammenta la figura allegorica della "Filosofia" raffaellesca nella Stanza della Segnatura, e quindi le doti intellettuali di Daniele -, tiene sulle ginocchia un enorme libro dalla copertina rossa (colore della carita), sorretto da un putto dall'aspetto adulto che rievoca il Cristo portacroce, e sta scrivendo in un piccolo libro posto su un leggio alla sua destra. La figura e protesa in avanti a guardare verso il basso. Nella direzione del suo sguardo sta l'affresco con le "Tentazioni di Cristo" : nella sezione superiore a destra Gesu ritto su uno scoglio scaccia con la mano destra alzata il diavolo che, secondo il Vangelo (Matteo, 4, 8-11), gli aveva offerto tutti i regni del mondo e la gloria se lo avesse adorato. Nello sguardo del profeta e la visione di "uno simile ad un figlio di uomo" a cui venne offerto da un "Vegliardo" "potere eterno, gloria e regno che non sarebbe mai stato distrutto" (Daniele, 7, 13-14). Sopra le "Tentazioni di Cristo" stanno i nomi Iesse, Davide, Salomone ; questi, secondo S. Girolamo, corrispondono rispettivamente a incensum, desiderabilis vel fortis manu e pacificus : tutti riferibili a Gesu e al dipinto delle "Tentazioni". Fortis manu ricorda pure le preghiere di Daniele : "Signore Dio nostro, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte..." (9, 15-19). Sopra questi nomi appare il Creatore con la mano destra vigorosa protesa ; il suo indice punta verso il dipinto del "Passaggio del Mar Rosso" : l'intero esercito del Faraone e sommerso dal mare a destra e, sulla riva a sinistra, gli Israeliti cantano : "...la tua destra, Signore, terribile per la potenza, la tua destra, Signore, annienta il nemico..." (Esodo, 15, 6-12). Sopra questa scena stanno i nomi ROboam (latitudo populi) e Abias (Pater dominus). Pur seguendo l'ordine della Genealogia del Vangelo secondo Matteo (1, 1-16), Michelangelo riusci a collegare tutti i nomi saviamente alle scene sottostanti. Sopra il "Ritrovamento di Mose" stavano Abramo (Pater videns populum, che richiama l'Esodo, 3, 7-15), Isacco (risus sive gaudium che si ricollega con la madre di Mose), Giacobbe (supplantator : Mose che vincera i maghi dell'Egitto) e Giuda (confitens, glorificans) ; sopra la "Nativita" stavano i nomi Fares (dividit), Esrom (atrium) ed Aram (excelsus) : "l'eccelso che divide l'atrio" e la luce che "e venuta nel mondo" (Giovanni, 3, 19-21) "a dividere il figlio dal padre..." (Matteo, 10, 34-35). Aminadab (populus meus voluntarius, il popolo di Dio che osserva l'alleanza con Dio nell'osservanza della circonsisione (Genesi, 17, 9-16) sta sopra la "Circoncisione del figlio di Mose". Nasson (serpens eorum) sta sopra il "Battesimo di Cristo" e accanto al pennacchio col "Serpente di bronzo" ; quest'ultimo riguarda Mose ma e collocato sopra le "Storie di Gesu" perche, come il Libro della Sapienza (16, 5-8) ed il Vangelo secondo Giovanni (3, 17-18) chiariscono, il vero serpens eorum non e il serpente di bronzo bensi Gesu. Sospra il "Battesimo" e assisa la Libica bionda dalle vesti luminosissime che si e tolta una veste verde (colore della speranza), come a indicare che la sua speranza si e compiuta ; volgendosi guarda Gesu battezzato ; alla Libica e infatti riferito

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© 1990 イタリア学会
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