詳細検索結果
以下の条件での結果を表示する: 検索条件を変更
クエリ検索: "城の原則"
2件中 1-2の結果を表示しています
  • 白幡 俊輔
    イタリア学会誌
    2009年 59 巻 71-96
    発行日: 2009/10/17
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー

    L'oggetto di questo lavoro e l'influenza esercitata da Francesco di Giorgio Martini (1439-1501) sulla fortificazione alla moderna dal punto di vista della sua teoria della fortificazione e l'urbanistica. Si intende inoltre esplicitare la logica che presiede ad entrambe nei suoi Trattati di Architettura. I due principi su cui egli baso i progetti per fortificazioni e mura di citta sono la forma antropomorfa e la difesa contro le armi da fuoco. Egli aveva tradotto il De architectura vitruviano studiandone attentamente la teoria ed apprendendo da questo l'antropomorfismo, senza peraltro mai accettarlo dogmaticamente, ma applicandolo sempre al disegno pratico. Cosi, il torrione e la cittadella, paragonati alla "testa", vengono costruiti nel punto piu debole della fortezza e della citta, corrispondente nel suo insieme al "corpo umano". Per organizzare efficacemente la difesa di questo punto, Francesco progetto di concentrarvi gli edifici difensivi, le armi e le guardie, determinando il luogo in cui si trova la "testa" della fortificazione e la direzione di difesa tenendo conto delle condizioni del terreno e della situazione politica della citta stessa. Per es., rocche che si trovano sulla cima di monti come San Leo e Monte Sant'Angelo di Gargano devono essere fortificate in direzione del percorso che sale al monte, mentre rocche costiere come Gallipoli rivolgono il torrione contro l'invasione da terra. In una citta in cui si annida il dubbio del tradimento come Fossombrone, la cittadella rivolge il maschio verso la citta e guarda in direzione dei cittadini. Anche la disposizione relativa tra la cittadella e la citta stessa segue l'organizzazione del corpo umano nella disposizione tra il torrione e la fortezza. L'analogia della fortificazione con il corpo umano non rappresenta una semplice somiglianza formale, ma stabilisce una disposizione tattica atta alla difesa della fortezza e la citta. Nonostante l'affermazione di Vitruvio sulla estrema forza delle mura di forma tonda, Francesco respinse le fortezze e le mura tonde nei suoi Trattati. La cinta di San Costanzo da lui costruita segue, come le altre fortezze, la forma del corpo, ma mostra come Francesco abbia accolto l'antropomorfismo di Vitruvio rifiutandone la maniera di fortificare. Egli riteneva difficile difendere le mura tonde attraverso il "fiancheggiamento" (un metodo di difesa delle mura attraverso spari dalle feritoie situate ai fianchi di torri contigue) e per questo evito la forma rotonda per le mura della fortezza e per la citta. Anche Vitruvio aveva descritto l'idea del fiancheggiamento nel De architectura, suggerendo di costruire torri contigue piu vicine che ne permettessero una solida difesa per le frecce, ma Francesco preferi intervallare le torri in modo che non subissero danni da parte delle armi da fuoco. Presupponendo l'impiego di queste ultime, egli riconsidero l'idea del fiancheggiamento vitruviana, mostrando di attribuire maggiore importanza alla razionalita nell'ingegneria militare. Questa e la ragione dell'adozione dell'antropomorfismo nella pianta della fortezza: ritenendo che la fortezza, o piccola citta, dovesse essere piu forte che grande, Francesco non progetto di difendere tutta la cinta muraria, ma solo il punto essenziale, dal momento che per la difesa puo essere sufficiente anche una fortificazione piu piccola. Questo tipo di considerazioni lo indusse ad accogliere l'antropomorfismo, senza il quale non avrebbe potuto progettare la difesa di una fortezza o una citta attraverso una fortificazione di piccole dimensioni, ma a rifiutare le mura tonde, perche la razionalita militare non poteva ignorare l'efficacia del fiancheggiamento e della difesa del punto essenziale. Possiamo percio concludere che l'influenza di Francesco di Giorgio sulla fortificazione alla

    (View PDF for the rest of the abstract.)

  • 南 龍協, 西澤 泰彦, 砂本 文彦
    日本建築学会計画系論文集
    2021年 86 巻 784 号 1752-1763
    発行日: 2021/06/30
    公開日: 2021/06/30
    ジャーナル フリー

    The purpose of this study is to clarify the background and process, its characteristics of establishing the Japanese military bases in Seoul during the early modern era of Korea, and to establish it in the history of urban history in Seoul. In 1882, the Japanese army established a military base in Seoul for the first time, followed by several relocations, and finally in 1904 built a permanent base with brick barracks in Pil-dong near Namsan Mountain. The characteristics of the establishment of Japanese military bases in Seoul and the relationship between urban formation in Seoul are summarized as follows.

    First, the Japanese military bases in Seoul are closely related to various events surrounding Korea in the early modern era, and was established following changed according to the following process. (1) In the wake of the ‘Imogunran’, the first Japanese military base was established at three locations in the northern part of Namsan Mountain (1882-1885). (2) In the course of the ‘Sino-Japanese War’, a second base was established in the ‘old Samgunbu’ in front of the royal palace (1894-1896). (3) Under the influence of ‘Agwanpacheon’, which the King Gojong escaped to the Russian legation in 1896, the Japanese military base was relocated from the ‘old Samgunbu’ to the ‘Yanghyangcheong’ and ‘old China telegraph office’ (1896-1904). (4) With the conclusion of the ‘Komura-Webber Memorandum’, a permanent base was established in Pil-dong. (1904).

    Second, the establishment of the Japanese military bases in Seoul were linked to the location of the Japanese legation. Because the Japanese military stationed in Seoul was aimed at guarding the Japanese legation under the ‘Jemulpo Treaty’, the site had to be set up near the Japanese legation. However, the military base in the ‘old Samgunbu’ reflected the special situation of the Sino-Japanese War.

    Third, around 1900, the method of setting up a base by the Japanese army changed from ‘borrowing land and facilities’ to ‘owning land and building new facilities’. After the signing of the ‘Komura-Webber Memorandum’ the Japanese troops, which were able to stably station their troops, tried to build a permanent base with the residents in mind. However, when a permanent base was constructed in Seoul, the permanent ownership of the base and the protection of Japanese residents were important a big concern, which was different from the establishment of a base in homeland Japan.

    Fourth, the Japanese military bases were in line with the formation of the Japanese settlement, which occupies an important position in the formation of the city of Seoul in the early modern era. In 1885, the first Japanese settlement was set up near the previously existing Japanese legation and Japanese military base. In 1896, the Japanese military base was moved at both ends of the Japanese settlement street in response to the protection of Japanese residents and the expansion of the Japanese settlement towards Namdaemunno Street. In 1902, the new Japanese military base constructed in Pil-dong that was near the Japanese legation and Japanese settlement. After all, in urban structure of Seoul, northern foot of Namsan Mountain was formed as a Japanese settlement. It is probable that the beginning of urbanization in the area at the northern part of Namsan Mountain was the result of the establishment of the Japanese military bases, which played a role in protecting Japanese residents.

feedback
Top