Studi Italici
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Italiano regionale di Firenze e di Roma ; intorno all' interpretazione fonologica del fono [∫] scempio in posizione intervocalica.
Shingo SUZUKI
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1981 Volume 30 Pages 59-74

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Abstract

Nelle varieta fiorentina e romana dell'italiano la parola pace, per esempio, viene pronunciata ora come ['pat∫e] ora come ['pa∫e]. I foni [t∫] e [∫], dunque, in posizione intervocalica sono per cosi dire varianti libere nelle due verieta regionali. Le due unita, [t∫] e [∫], tuttavia, negli altri contesti fonici (in quello iniziale assoluto, ad es. ) vengono attribuite a due fonemi diversi che si oppongono in base al tratto di continuita (ad es., ciocco / 'c〓kko / -sciocco / 's〓kko / ). Nel presente saggio vorremmo ricercare puale interpretazione fonologica sia possibile per il fenomeno della variazione [t∫] / [∫] in posizione intervocalica nelle rispettive varieta. Per svolgere questa indagine, vediamo 1) quali varieta regionali di italiano sono soggette al fenomeno in questione ; 2) in qual modo puo essere interpretata la relazione fonetica tra il fono tosco-romano [∫] di pece e quello "letterario" di pesce ; 3) quali interpretazioni fonologiche sono state fatte fin ora dai vari linguisti intorno al fono [∫] di pece. In sede conclusiva, proponiamo una interpretazione introducendo la nozione di neutralizzazione. Sia nella varieta fiorentina dell'italiano che in quella romana, infatti, la consonante intervocalica di pace presenta i tratti distintivi comuni ai fonemi / c / e /s /, il tratto di continuita essendo ridondante in posizione intervocalica, e percio va considerata come una realizzazione dell'arcifonema <c / s>.

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