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クエリ検索: "枢機卿"
567件中 1-20の結果を表示しています
  • 涌井 萌子
    関西フランス語フランス文学
    2022年 28 巻 3-13
    発行日: 2022/03/31
    公開日: 2022/06/21
    ジャーナル フリー

     Jean François-Paul de Gondi, Cardinal de Retz, dont la notoriété littéraire est due à ses Mémoires, est également reconnu pour son éloquence depuis le travail éditorial ayant accompagné son entrée dans la « Bibliothèque de la Pléiade » (1984). Dans la dernière édition des Œuvres complètes publiée par Honoré Champion, de nouveaux aperçus sur la rhétorique du Cardinal de Retz sont livrés par Jacques Delon, qui souligne l’importance prépondérante de la célébration de l’héroïsme, fil continu de ses écrits, de La Conjuration de Fiesque jusqu’aux Mémoires, où ce motif imprègne profondément l’autoportrait de l’auteur.

     Cependant, le corpus des mazarinades écrites par Retz dans la période comprise entre La Conjuration de Fiesque et les Mémoires s’écarte de cette tonalité : le critère de « vraisemblance » sur lequel l’auteur fonde sa propre apologie ne se réduit pas à l’ethos du héros militaire protecteur de Paris, à l’usage du peuple de la capitale, auquel s’adresse le discours persuasif. Le trait privilégié est plutôt la « modération » respectueuse, destinée à attirer la « considération » du clergé. Au travers de ces mazarinades se dessine un autoportrait en héros classique, parfait mais sans éclat, fort loin du héros baroque.

  • 川田 牧人
    東南アジア -歴史と文化-
    2021年 2021 巻 50 号 140-144
    発行日: 2021年
    公開日: 2023/06/01
    ジャーナル フリー
  • 高橋 健一
    美学
    2003年 54 巻 3 号 66-
    発行日: 2003/12/31
    公開日: 2017/05/22
    ジャーナル フリー
  • 藤崎 衛
    史学雑誌
    2006年 115 巻 11 号 1893-1917
    発行日: 2006/11/20
    公開日: 2017/12/01
    ジャーナル フリー
  • 加藤 久子
    宗教と社会
    2004年 10 巻 71-92
    発行日: 2004/06/12
    公開日: 2017/07/18
    ジャーナル フリー
    社会主義政権下のポーランドにおいて、カトリック教会は民主化を進める一要因となったと言われて来た。本稿は、社会的活動が国家によって制限される傾向にあった社会主義国家で、教会の諸活動がどのように構築されたかを明らかにし、それが、体制・社会の変動にどのような影響を与えたかを考察するものである。事例として「三月事件」を取り上げ、事件に対する教会の見解に着目する。教会内では事件にコミットすることに反対する意見が主流であったが、同時に、首座大司教や、カトリックの知識人グループなど、さまざまな立場・レベルで党を批判する発言も行われていた。教会は、内部に、そのように相反する意見をも抱えて組織体を維持しており、同様に、党も、ただ教条的にイデオロギーに固執していたわけではない。この組織内の多様性こそが組織間の関係にトランザクショナルな性質をもたらし、党と教会の間で妥協や合意形成を可能にし、最終的な体制変動につながったと考えられる。
  • 堀 賀貴
    建築史学
    1990年 14 巻 112-126
    発行日: 1990年
    公開日: 2018/09/13
    ジャーナル フリー
  • サンタ・マリア・ソプラ・ミネルヴァ聖堂内カラファ礼拝堂祭壇画の解釈
    福田 淑子
    美学
    2017年 68 巻 2 号 145-
    発行日: 2017年
    公開日: 2019/01/02
    ジャーナル オープンアクセス
  • 大谷 卓史
    情報管理
    2013年 56 巻 6 号 389-392
    発行日: 2013/09/01
    公開日: 2013/09/01
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  • 松嶌 明男
    史学雑誌
    1996年 105 巻 9 号 64-86
    発行日: 1996/09/20
    公開日: 2017/11/30
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  • 吉田 道也
    法制史研究
    1954年 1954 巻 4 号 307-308
    発行日: 1954/07/31
    公開日: 2009/11/16
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  • 門田 彩
    美学
    2008年 59 巻 1 号 85-98
    発行日: 2008/06/30
    公開日: 2017/05/22
    ジャーナル フリー
    In this paper, I investigate El Greco's St. Ildefonso, currently placed at the Chapel of the Hospital of Charity in Illescas. This was painted in his most prolific stage, around 1600. Until recently the details of the commission issued to El Greco have not been obvious. Here, I present a tentative plan concerning the ditails of the commission of St Ildefonso, examining the relationship between El Greco and Salazar de Mendoza, a patron of El Greco. First, I focus on how St. Ildefonso is depicted as a Church Father, or author/scholar figure, which differs from the general representation of St. Ildefonso which portrays him receiving the chasuble, or dressed as an archbishop. I demonstrate how that El Greco's Ildefonso resembles the figure of St. Jerome in his study and I examine the description on St. Jerome and St. Ildefonso in Mendoza's work El Glorioso San Ildefonso…(1618), thus adding evidence for the likelihood of an influence from Mendoza. Moreover, I suggest a close connection between Charity and Mendoza. This is evident from the fact that El Greco and Charity both signed a contract for the retable at the Hospital Tavera, of which Mendoza was administrator. The goal of this paper is to present the details of the commission of St. Ildefonso, considering the intervention of Mendoza, an Toledan.
  • 木村 太郎
    イタリア学会誌
    2006年 56 巻 120-143
    発行日: 2006/10/21
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    La Testa di Medusa di Michelangelo Merisi da Caravaggio (Milano 1571?-Porto Ercole, Grosseto 1610) oggi nella Galleria degli Uffizi a Firenze (fig. 1) e un esempio degli scudi da parata frequentemente eseguiti nel Cinquecento. La faccia anteriore del suo supporto ligneo e rivestita da una tela di lino su cui il pittore dipinse la testa ad olio. Nel 1597 o nei primissimi mesi del 1598 lo scudo fu commissionato dal cardinale Francesco Maria Del Monte, protettore dell'artista in questo periodo, il quale, con ogni probabilita, intese dedicarlo al granduca di Toscana Ferdinando I de' Medici che iniziava a sistemare le tre stanze nella Galleria per l'Armeria Medicea a partire dal 1588. Infatti glielo dono prima del 7 settembre 1598. Il motivo di testa di Medusa derivante dalle antiche narrazioni mitologiche come quelle di Esiodo (Teogonia, 274-284) e di Ovidio (Metamorfosi, IV, 769-803), per la capacita del suo sguardo di impietrire chi la guarda, venne scisso dalle narrazioni originali nell'antichita, ed in seguito svolgeva tradizionalmente una funzione apotropaica su diversi oggetti. Ma rispetto ad alcune opere cinquecentesche con lo stesso motive (figg. 2, 3, 4) si possono trovare nello scudo caravaggesco due particolari elementi iconografici: l'ombra della testa che ribalta illusionisticamente la reale superficie di convessita dello scudo nell'effetto di concavita, ed il sangue schizzante dal collo. A mio avviso e solo G. Berra (2004) che percependo questi due elementi prova ad interpretare complessivamente lo scudo dal punto di vista iconografico. Non l'ha considerate uno scudo su cui e dipinta una testa, ma una fusione dei due scudi di Perseo e di Minerva descritti nelle narrazioni mitologiche stesse. Questa interpretazione, tuttavia, causa due problemi: contrasta col fatto che i piu antichi documenti che ci parlano dello scudo del pittore non mostrano mai come tale opera; non e evidente la ragione del fondere i due scudi in esso. Ora in questo articolo presento una nuova lettura: nello scudo sarebbe dimostrata visivamente nel contesto del "paragone" tra pittura e scultura la superiorita della pittura sul rilievo dello stesso soggetto su scudi da parata metallici (figg. 7, 8). Da questo punto di vista si potrebbero spiegare rispettivamente l'ombra come un motive di sottolineare l'impossibilita di rappresentarla sul rilievo, ed il sangue come quello di suggerire la difficolta di esprimerlo su esso. Questo mio parere potrebbe essere sostenuto anche dal fatto che nel 1631 lo scudo era esposto assieme ad un esempio degli scudi con rilievo (fig. 8) in una delle tre stanze sopra ricordate.
  • 三森 のぞみ
    イタリア学会誌
    2002年 51 巻 54-75
    発行日: 2002/03/30
    公開日: 2017/04/05
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    Il Comune fiorentino, con la creazione del Priorato nel 1282 e la promulgazione degli Ordinamenti di giustizia nel 1293, comincio a entrare nella sua vera fioritura politica, pur tuttavia sotto la tutela legale del Papato, da cui esso si libero solo all'inizio del Quattrocento dirigendosi verso lo stato territoriale. Nei complessi rapporti fra il Comune fiorentino e il Papato la Chiesa locale e per la sua funzione intermediaria, uno dei punti di intersezione piu importanti. In questo ambito fu creata la dignita del Tesoriere proprio nel 1293 all'interno del Capitolo cattedrale, il quale formava il nucleo del potere ecclesiastico locale insieme al vescovo. Le vicende che riguardano la nuova dignita vengono rintracciate nei documenti diplomatici conservati nell' Archivio Capitolare di Firenze. La tesoreria fu istituita similmente a un nuovo canonicato per iniziativa del vescovo Andrea de' Mozzi il quale intendeva aumentare la sua influenza all'interno del Capitolo. Con il consenso capitolare assunse la dignita Aldobrandino Cavalcanti, nipote del vescovo Mozzi e allora canonico di San Lorenzo. Verso l'inizio del 1297 Cavalcanti lascio la tesoreria con la sua secolarizzazione dovuta al matrimonio. E in questo momento che interviene il Papato. Il cardinale e legato pontificio Pietro da Piperno nomino come nuovo Tesoriere Giovanni Angiolini Machiavelli, il quale era un noto giurisperito e aveva forti rapporti con il Comune. La nomina indusse i canonici cattedrali a fare causa contro Machiavelli per i suoi passati "scandalosi" e la sua scarsa esperienza ecclesiastica. Nel 1301 venne sigillata la pace fra i canonici e Machiavelli, il quale riusci a riprendere la tesoreria con la decisione del cardinale legato Matteo d'Acquasparta. Machiavelli mantenne la dignita a lungo, tuttavia prima del 1317 gli successe Guglielmo Frescobaldi il quale la tenne fino alla sua morte avvenuta nell'estate del 1331. L'undici agosto, immediamente dopo la morte di Frescobaldi, il Capitolo cattedrale decise di abolire la tesoreria e il ventiquattro del medesimo mese ottenne l'approvazione all'abolizione dal legato papale d'Italia cardinale Giovanni Orsini. Ad Avignone il Papa Giovanni XXII, non ammettendo l'abolizione, nomino alla dignita Fredo Rinucci. Dopo le dure controversie fra il Papato e il Capitolo fiorentino, sembra che Rinucci abbia mantenuto il titolo di Tesoriere ma nessuno sicuramente gli successe nella carica. La ricostruzione delle vicende, l'esame delle diverse posizioni e dei diversi interessi fra il Capitolo cattedrale, il vescovo e il Papato offrono un'immagine vivida del sistema del potere ecclesiastico, ed inoltre le osservazioni delle attivita di personaggi particolari come Machiavelli offrono degli spunti per chiarire i rapporti interpersonali fra l'ordine ecclesiastico e quello civile a Firenze.
  • 石川 清
    日本建築学会計画系論文集
    1995年 60 巻 471 号 175-183
    発行日: 1995/05/30
    公開日: 2017/01/27
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    This paper is to clarify the procedure of the reception oifinestra a crociera to the Roman palaces in the fifteenth century after the long residence of the papacy in Avignon. The finestra a crociera was first used in the facade of Palazzo Senatorio at the Campidoglio in the opportunity of the ornamental preparation for the Jubilee in 1450 and the imminent arrival of the Emperor Frederick HI, who came to Rome for his coronation in 1452, and soon diffused in various palaces for the cardinals and the leading officials. The finestra a crociera as a metaphor of the Holy Cross and the crossed keys of Peter also symbolized the primacy of the pope to the Council, and the Vatican control to the city. The office of the Maestri delle strode for the restoration of Rome was revived by Pope Martin V in 1425. This regulation was repeated in the statutes in 1452 and the bull issued by Sixtus IV in 1480. The power of the Maestri delle strode who were appointed by the Pope increased as the fifteenth century advanced. This supremacy of the papacy in political matters was to play an important part in the prompt control of the cityscape.
  • 神寳 秀夫
    法制史研究
    2000年 2000 巻 50 号 364-370
    発行日: 2001/04/20
    公開日: 2009/11/16
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  • 近藤 恒一
    イタリア学会誌
    1968年 16 巻 52-67
    発行日: 1968/01/20
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    I primi studi del Petrarca ebbero inizio tra i dotti notari toscani che erano soliti riunirsi alla piccola Corte del Cardinale Niccolo da Prato ad Avignone. In modo particolare, egli prosegui i suoi studi a Carpentras sotto la guida di Convenevole da Prato, maestro di "grammatica" e "retorica" e uno dei notari, ed in seguito a Montpellier dove si reco per studiare legge. Il Petrarca fu incoraggiato ed aiutato negli studi da suo padre, anch' egli notaro ed entusiasta di "retorica" e di Cicerone. Alcune delle caratteristiche del Petrarca si rivelarono fin dal primo periodo della sua formazione; 1) un accesso estetico ed artistico ai classici e specialmente Cicerone, il quale lascio una profonda e quasi simbolica traccia sulla sua vita e cultura, proprio come fecero in seguito Laura e Sant'Agostino ; 2) un senso quasi innato della vita umana, senso che si sviluppo in una coscienza sempre crescente attraverso lo studio dei classici.
  • 坂野 正則
    史学雑誌
    2011年 120 巻 10 号 1697-1722
    発行日: 2011/10/20
    公開日: 2017/12/01
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    In 1658 Pope Alexander VII appointed four French priests to the position of Vicar Apostolic and sent them to the Canadian and the Asian missions. This was because the Roman Congregation for the Propagation of the Faith (hereafter, RCPF) intended to take back the initiative in the world Catholic missionary effort from Spain and Portugal, in order to create a new strategy. On the other hand, the Paris Foreign Missions Society (hereafter, PFMS), which was to realize this new strategy, was organized during the early 1660's by these four Vicars Apostolic, the missionaries who accompanied them and fellow clergies to share their experiences in training. This article analyzes the relationship between the PFMS and William Lesley, a priest and refugee from Scotland residing in Rome, and in particular, considers social and confessinal trends within Europe in the hope that this perspective will help us to understand how the PFMS played a leading role in the new strategy of the RCPF. The article begins with an analysis of the characteristic features of the new strategy and an attempt to clarify the background against which personal ties and ideology were shared between French devotees (Devots) and the RCPF. Secondly, the author sheds light on the cooperation that existed between the PFMS and Lesley, by examining the latter's career and the content of his correspondence with the executives of the PFMS. The article ends with an attempt to observe the reorganization of the new strategy on a European dimension by means of tracing Lesley's vision about missionary organizations. While Lesley made an effort to intermediate between the RCPF and the RFMS, as the author's analysis suggests, he tried to remove the Patronage (Padroado) system practiced by the Spanish and Portuguese in addition to certain aspects of monastic societies closely related to that system. On the other hand, Lesley's status as a Scottish refugee gave his missionary vision a pan European character, and he played a crucial role in the RFMS as an informed outsider. Consequently, there were three factors interacting here: the confessional solidarity of French devotees, the RCPF and the Scottish diaspora. For this reason, the RFMS, while based in France, was able to promote its own activities by means of mobilizing a basically confessional network beyond the particular interests of both states and religious organizations.
  • 霜田 洋祐
    イタリア学会誌
    2011年 61 巻 45-69
    発行日: 2011/10/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー

    Il rapporto tra realta storica e invenzione e uno dei problemi fondamentali e costanti della riflessione teorica di Alessandro Manzoni (1785-1873). Gli elementi paratestuali che accompagnano le due tragedie testimoniano la resistenza dello scrittore a eliminare la distinzione tra i fatti storici e il frutto dell'invenzione letteraria: due esempi rappresentativi sono la lista dei personaggi nel Conte di Carmagnola (1820) nella quale l'autore divide i personaggi in storici e in ideali, e il Discorso sopra alcuni punti della storia longobardica in Italia, un'opera storiografica pubblicata in appendice dell'Adelchi (1822). Inoltre nella premessa del Conte di Carmagnola Manzoni chiarisce il motivo dell'inserimento delle notizie storiche ad apertura della tragedia: Premetto alla tragedia alcune notizie storiche sul personaggio e sui fatti che sono l'argomento di essa, pensando che chiunque si risolve a leggere un componimento misto d'invenzione e di verita storica, ami di potere, senza lunghe ricerche, discernere cio che vi e conservato di avvenimenti reali. L'intento dell'autore e dunque quello di mantenere la distinzione tra fatti reali e inventati. Questo atteggiamento induce a supporre che anche il Manzoni romanziere voglia indicare questa separazione attraverso qualche artificio, e in questo senso un ruolo importante puo essere attribuito alla figura dell'Anonimo, figura che potrebbe infatti essere considerata come segno della presenza di elementi di finzione. Com'e noto, nei Promessi sposi la presenza di un anonimo autore secentesco e del suo manoscritto rappresenta l'espediente per dare attendibilita ai fatti inventati, nella fattispecie la storia "immaginaria" del matrimonio impedito ai due giovani. Sebbene sia possibile supporre che alcuni tra i fatti registrati nel manoscritto siano storici e reali, risulta difficile valutarne la portata, in quanto la parte "storiografica" viene presentata dal narratore ottocentesco o direttamente o con riferimento ad altre fonti documentarie. Nel romanzo, gli avvenimenti raccontati dal narratore "rifacendo la dicitura" del manoscritto anonimo sono pertanto tutti inventati, mentre fuori dalla finzione romanzesca, il fittizio riferimento all'Anonimo potrebbe essere considerato il marchio dell'invenzione. Possiamo ritenere che questa funzione di etichetta sia valida non solo per la storia principale degli sposi promessi e per le narrazioni storiografiche della carestia, della guerra e della peste (e fin troppo ovvio che queste ultime sono verita storica e mentre la prima e puro frutto dell'invenzione), ma anche per le narrazioni piu complesse, come quelle biografiche dei personaggi storici. Occorre tuttavia specificare che la funzione distintiva e diventata valida dopo la revisione radicale delle "bozze": nel Fermo e Lucia, infatti, da una parte l'Anonimo invade il territorio riservato al narratore raccontando alcuni avvenimenti storici e inserendovi i propri commenti, dall'altra alcuni episodi d'invenzione vengono narrati senza alcun riferimento al manoscritto anonimo. Questo lavoro verra in gran parte dedicato al confronto tra gli episodi che riguardano i personaggi storici (Federigo Borromeo, il conte del Sagrato/l'Innominato e la monaca di Monza) nel Fermo e Lucia e quelli nei Promessi sposi. Il confronto tra le due redazioni mostra che nei Promessi sposi la fonte degli eventi e degli avvenimenti inventati e sempre il manoscritto anonimo; d'altro canto l'Anonimo e escluso dalla narrazione dei fatti storici e reali. Il lettore puo distinguere <<cio che vi e conservato di avvenimenti reali>> senza alcuna informazione extratestuale, controllando soltanto se l'Anonimo (che pero in realta non esiste) venga chiamato o meno in causa. In questo modo, escludendo altre eventuali

    (View PDF for the rest of the abstract.)

  • 原田 亜希子
    イタリア学会誌
    2012年 62 巻 75-98
    発行日: 2012/10/16
    公開日: 2017/04/05
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    In questo articolo si intende esaminare la reale funzione delle istituzioni municipali nella gestione politica ed amministrativa della Roma del Cinquecento, tramite l'analisi dei verbali del consiglio comunale di quel periodo. Gli studi Sul XVI secolo si sono comunemente focalizzati sul processo di formazione dello Stato della Chiesa, ritenendo che il suo potere centrale si fosse affermato a discapito dell'autonomia capitolina, irreversibilmente privata del suo ruolo amministrativo. Effettivamente, la volonta papale di fare di Roma la vera e propria capitale del nascente principato ecclesiastico, determino l'affermazione di un numero crescente di funzionari di Curia, incaricati di amministrare la vita cittadina. Questa nuova presenza di amministratori del potere centrale, unita al crescente afflusso di forestieri, costrinse il governo cittadino ad uno sforzo per difendere i propri privilegi ed adeguarsi alle nuove esigenze. Va tuttavia riconosciuto che le istituzioni capitoline reagirono con notevole elasticita, e con l'ultima riforma statuaria del 1580 portarono a termine un lungo processo di riorganizzazione interna, svuotando il ruolo decisionale dei senatori (di nomina papale) a vantaggio di quello dei conservatori. Questi ultimi divennero i reali detentori del potere esecutivo del governo municipale, e riservarono l'accesso all'amministrazione politica ad una elite capitolina formata dalle famiglie piu economicamente attive di Roma, accettando nei propri ranghi anche casate da poco stabilite in citta ma influenti sul piano economico. Dalla consultazione dei verbali conservati nell'archivio capitolino dal 1515, si puo inoltre verificare come questa classe dirigente del Campidoglio fosse attivamente impegnata nella gestione della res publica, conducendo un profondo dibattito politico sulle questioni amministrative della citta. Se ad esempio si considera il caso della politica annonaria, sappiamo che l'approvvigionamento alimentare della capitale era gestito dai funzionari del papato, forte delle sue maggiori capacita finanziarie e della possibilita di controllare un vasto territorio. Il governo municipale ricopriva in questo ambito un ruolo secondario, ma manteneva l'incarico della distribuzione del grano, del controllo dei prezzi e della qualita delle merci in citta. Esso quindi si occupava attivamente del mercato interno, tutelando le esigenze del "popolo romano", o potremmo meglio dire che la sua attivita fosse volta a proteggere gli interessi del ceto dirigente municipale stesso. Anche nel caso della gestione dell'approvvigionamento idrico, a causa dei costi ingenti dei lavori, era il papato ad incaricarsi della progettazione e della realizzazione di grandi condutture ed acquedotti. Il ruolo del Campidoglio pero non consisteva solo nel rilascio di sussidi finanziari per le grandi opere, infatti il comune si occupava direttamente della realizzazione di fontane ed impianti idraulici, rispettando le esigenze quotidiane della popolazione. Le relazioni fra Stato della Chiesa ed amministrazione capitolina nel XVI secolo in realta non si limitavano ai suddetti rapporti di collaborazione ed alla suddivisione dei ruoli politici. Il pontificato tento ripetutamente di ridurre il potere municipale e di interferire nell'amministrazione comunale, mirando al controllo delle nomine degli ufficiali capitolini ed all'imposizione di nuovi tributi. Ma il Campidoglio dimostro sempre una grande capacita di resistenza, reagendo ad ogni attacco con l'invio di delegazioni di protesta presso la Curia. Infine il governo locale riusci a difendere i propri antichi privilegi, approfittando dei periodi in cui la sede papale era vacante e facendo uso della propria rete clientelare presso la sede pontificia, stringendo alleanze e trattando direttamente con cardinali e famiglie papali. Dallo studio dei verbali municipali

    (View PDF for the rest of the abstract.)

  • カトリックへの転向を中心に
    鷲山 第三郎
    日本の神学
    1975年 1975 巻 14 号 34-43
    発行日: 1975/11/25
    公開日: 2009/10/23
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