イタリア学会誌
Online ISSN : 2424-1547
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35 巻
選択された号の論文の20件中1~20を表示しています
  • 原稿種別: 表紙
    1986 年 35 巻 p. Cover1-
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1986 年 35 巻 p. Cover2-
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 六反田 収
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 1-14
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    E significante ed assai evocativo il fatto che Geoffrey Chaucer, contemporaneo del Petrarce e del Boccaccio, fu il primo poeta inglese che conobbe e gode la letterature dantesca con sincera riverenza inevitabile e con sensibilita spontanea e creativa, benche non is puo mai precisare come e quando avvenne l'incontro fra loro. Le varie chauceriane attivita poetiche ispirate da Dante, infatti, sovente dimostrano un carattere molto complesso e sottile che indica una certa obliquita non trascurabile della loro relazione, come si potrebbe supporre, per esempio, dalla loro identita curiosissiama osservabile nell'usare il nome proprio solamente una volta in tutte le opere:'Dante' nel Purgatorio XXX 55 e 'Geoffrey'in The House of Fame II 729. E critici e studiosi hanno trovato nell'episodio del conte Ugolino un oggetto opportuno per la loro analisi, senza dubbio assai giustamente accettandolo come tipico campione, e tentato di chiarire il rapporto fra i due poeti con tecnice rigorosamente contrastive e comparativa, ma sempre con risultato negativo o addirittura dannoso dalla parte del Chaucer. E vero che "per tutti i poeti e pericoloso gareggire con Dante." Ma, nonostante le ovvie differenze letterarie e temperamentali, si deve basare un giudizio valido in questo argomento almeno su una valutazione equilibrata, fatta in prospettiva piu intera e nello stesso tempo piu particolarizzante. Questo articolo e una prova di tal rivalutazione per mezzo d'una lettura esplicativa, facendo al Monk's Tale giustizia, ma certamente non senza un ossequio precedente al 'divino' poeta fiorentino.
  • 天野 恵
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 15-38
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    L'Ariosto, subito dopo la pubblicazione della prima edizione del Furioso nel 1516, penso di ampliare l'opera aggiungendovi due episodi, di cui uno ("lo scudo della regina Elisa") resto allo stato di frammento, e l'altro vide la luce postumo con il titolo di Cinque Canti. Nell'edizione del 1532, invece, l'ultima pubblicata in vita dell'Ariosto, il poeta inseri i seguenti quattro nuovi eqisodi relativamente brevi: "Olimpia" (IX-XI), "la Rocca di Tristano" (XXXII-XXXIII), "Marganorre" (XXXVII) e "Ruggero e Leone" (XLIV-XLVI). Nella prima parte dell'articolo, ho cercato di ricostruire la cronologia della composizione di questi quattro episodi, mediante un'analisi dei "frammenti autografi" e dell'abbozzo de "lo scudo". Nella seconda parte, ho esaminato le ragioni che spinsero l'Ariosto a comporre il Canto XXXVII e l'importanza che esso assume all'interno dell'Orlando Furioso. "Marganorre" e il primo esempio della nuova tendenza, tipica dell'ultimo Ariosto, verso una maggior tragicita della trama e una maggior serieta dei personaggi, soprattutto femminili. Inoltre, questo episodio trova un suo riscontro puntuale in quello di "Olimpia" composto in un periodo successivo. Nell'ultima parte tratto del Cortegiano di Castiglione, come di una possibile fonte del Canto XXXVII del Furioso. Dato che probabilmente la composizione di "Marganorre" e antecedente al 1528, anno di pubblicazione del Cortegiano, avanzo l'ipotesi che l'Ariosto abbia conosciuto a Ferrara uno dei manoscritti del Castiglione (il Vaticano Latino 8205) negli anni 1520-21, prima cioe della sua partenza per la Garfagnana.
  • 勝野 良一
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 39-59
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Questo saggio si e scritto a scopo di ricercare in Andrea Sperelli, protagonista del Piacere, che sarebbe il miglior romanzo di Gabriele D'Annunzio, il ritratto d'un intelletto decadante che va in cerca del piacere sotto forma dell'amore voluttuoso e dell'arte estetica. Per cominciare, si considera lo stato basilare della vita di Andrea, la quale subiva l'influenza grave del casato suo che dal mesioevo continuava a vivere nell'estetismo troppo raffinato ed cinismo diabolico. Nello stesso tempo Andrea vive sotto l'ascendente di suo padre. Ma dopo la ferita del duello, egli passa la convalescenza affrontando il mare di Schifanoja nella villa di sua cugina. Allora si svolge largamente il nucleo essenziale della letteratura dannunziana, corrispondenza occulta tra l'umanita e la natura. E l'essere di Andrea subisce una trasformazione decisiva in questo tempo. Lo stato bagnato dal cinismo di Sperelli si spegne e comincia la nuova vita di Andrea tra le due donne, Elena e Maria, contrastanti in apparenza. Nel dramma violento di questo periodo, si vede l'aspetto ricco di fenomeni vari dell'amore talora platonico talora corporale. Inseguendo la traccia della vita amorosa ed artistica di Andrea, si conoscerebbe l'idea fondamentale sull'amore e l'arte di D'Annunzio, perciocche D'Annunzio ci getta largamente il proprio ritratto.
  • 高橋 友子
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 60-79
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Per il Tumulto dei Ciompi, che scoppio in Firenze nel luglio 1378, il governo oligarchico fu distrutto dai popoli mezzani e minuti, che si impadronirono del potere. Possiamo trovare i fattori che causarono questo grande tumulto, negli anni della guerra contro il Papato (1375-1378)-si chiama la guerra degli Otto Santi. In fondo a questa guerra, ci sono stati alcuni problemi: l'acquisto in Toscana della supremazia di Firenze e la dissoluzione della relazione alleata fra lo stato fiorentino ed il Papato: gli antagonismi fra il gruppo oligarchico e quello anti-oligarchico nella classe politica fiorentina: e poi, l'aderenza del gruppo oligarchico agli ecclesiastici. Per questi, i fiorentini hanno aumentato l'antipatia contro il Papato e gli hanno dichiarato la guerra. Ma questa guerra ha esposto il reggimento fiorentino alla crisi e ha messo i popoli nelle inquietudini sociali. Le hanno sentite nella vita per le depressioni, per i ristagni economici a causa della guerra, e per le censure dell'interdetto papale. Nei primi mesi della guerra, le antipatie popolari erano volte contro il Papa e la sua sede. Ma quando la guerra si prolungava, i discontenti popolari aumentavano, ed anche nel governo la classe politica si e divisa in due gruppi-l'uno e degli Otto di guerra, l'altro e della Parte Guelfa. Finalmente alla fine della guerra, per le agitazioni del gruppo degli Otto, che hanno voluto assalire le case dei nemici, si e portato tra i popli l'occasione che hanno toccato gli avvenimenti politici. Per conseguenza, le lotte politiche si sono estese in tutta la citta, e si sono sviluppate nel Tumulto dei Ciompi. Quando proiettiamo questo tumulto nelle situazioni storiche degli anni della guerra degli Otto Santi, possiamo trovare un'altra spiegazione sul Tumulto dei Ciompi. E la spiegazione diversa dall'immagine della rivolta degli operai della lana, che e stimata in genere.
  • 伊藤 良太
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 80-97
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    L'entusiasmo religioso de'cittadini fiorentini nel 1494 e dipeso dalla direzione carismatica di Saconarola. Sostenendo l'opinione apologetica che difende l'attivita del Savonarola, R.Ridolfi ha stimato la direzione generale di questo movimento. D.Weinstein ha trovato "il mito fiorentino", cioe le diversi tradizioni popolari nel fondamento del movimento. Ma, per guardare il carattere fondamentale del movimento, bisogna ritrovare il processo della formazione dell'entusiasmo de'cittadini, e la partecipazione attiva de'cittadini al movimento. R.C.Trexler ha tentato di risolvere questa questione complessa per mezzo della ricera del rituale religioso. Allora, secondo queste ricerche, ho voluto render chiara la relazione tra le parole e condotte del Savonarola, e l'entusiasmo religioso de'cittadini. Nella prima parte, quanto al mito fiorentino(Weinstein), ho chiarito le modificazioni efficaci delle contenenze di predicazione del Savonarola parallele alle condizioni politiche e sociali. Nella seconda parte, ho considerato il tipo del controllo politico degli arreggiamenti e condotte formali de'cittadini per via de'rituali religiosi nell'aspetti del movimento. Sommariamente, in questo modo, bisogna riguardare il controllo politico della cultura popolare da questo frate.
  • 松本 香
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 98-117
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Paolo Sarpi (1552-1623)-il frate veneziano dell'Ordine dei Servi di Maria che durante la contesa dell'Interdetto (1606-1607) difese con scritti violenti la Repubblica di Venezia-e anche noto come l'autore di un capolavoro storiografico quale l'Istoria del Concilio Tridentino, pubblicata a Londra nel 1619. In questa interpretazione anticlericale della storia ecclesiastica, il Sarpi contrappone la Chiesa primitiva dei santi alla Chiesa moderna fatta di abusi e indica, nelle macchinazioni del papato e dei prelati del Concilio di Trento, la causa immediata della corruzione moderna. A spingere il Sarpi-fino ad allora dedito agli studi nell'ambiente tranquillo del suo monastero-nel mondo politico e nella lunga lotta contro il papato, fu proprio la contesa dell'Interdetto. Verso la fine del Cicquecento infatti, il conflitto tra Venezia e Roma aveva reso difficili le relazioni diplomatiche e al tempo stesso si era formato a Venezia un gruppo di nobili di inclinazione anticlericale, sensibile al problema delle due giurisdizioni, quella laica e quella ecclesiastica. Uno dei personaggi piu rappresentativi del gruppo era Leonardo Dona, futuro doge, da un lato profondamente devoto alla feda cattolica, dall'altro intransigente difensore dei diritti dello Stato contro le intromissioni della Chiesa. In questa contesa il Sarpi, teologo e canonista della Repubblica, formulo in vari scritti le opinioni del patriziato veneziano, sostenendo la sovranita assoluta del principe sul proprio dominio e sui suoi sudditi, difendendo il diritto del principe a giudicare anche gli ecclesiastici incriminati di reati comuni e insistendo sull'ingiustizia dell'Interdetto comminato alla Repubblica dal Papa. Tuttavia, dopo aver svolto il ruolo di defensore della coscienza politica del patriziato, con la conclusione della contesa il pensiero e la vita stessa del Sarpi entrano in una nuova fase. Nella sua corrispondenza con i dotti d'oltralpe-dei quali molti protestanti-egli vagheggia la speranza di una guerra in Italia e la diffusione della Riforma, anche come occasione per abbattere il predominio spagnolo e romano. Gli sembrava che la Riforma avrebbe liberato l'Italia dall'atmosfera oppressiva della Controriforma. Questo spirito polemico del Sarpi veniva pero a contrastare, ora, con il nuovo atteggiamento diplomatico verso Roma da parte Repubblica veneziana: un atteggiamento piu disteso e pacifico. In questo periodo, anzi, la maggior parte del patriziato considerava l'eresia come un elemento sedizioso per lo Stato. Il Sarpi comincio cosi a staccarsi dalla classe dirigente di Venezia. Egli non era piu l'avvocato di Venezia ne il testimone della attuale coscienza politica del patriziato. I nobili, come veri politici, si conciliarono con il Papa per difendere l'indipendenza e la pace della Repubblica. Ma per il Sarpi, che non era politica, il problema fondamantale era abbattere il primato del Papa: lo scriveva ripetutamente agli amici d'oltralpe. A tal fine egli sognava di introdurre el forze protestanti in Italia ma nello stesso tempo era cosciente della impossibilita di questa speranza. Per lo stesso fine scrivera l'Istoria del Concilio Tridentino.
  • 斉藤 寛海
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 118-138
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Nel commercio levantino del Cinquecento, il ruolo d'Ancona e di Ragusa era importantissimo. Acquiatando i privilegi dall'Impero Ottomano, le due citta potevano sviluppare gli affari con quello, che si opponeva a Venezia. La flotta cresciuta ragusea e la via terrestre sviluppata balcanica, il cui dominio non apparteneva agl'italiani, divenivano i mezzi piu importanti della comunicazione. Entrando i prodotti e uscendo le materie prime con questi mezzi, crollava l'industria (laniera) dell'Impero che non la proteggeva. Cosi, il commercio levantino cinquecentesco preparava quello seicentesco, nel quale il ruolo dei mercanti non italiani cresceva sempre.
  • 藤澤 房俊
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 139-162
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    L'autore tratta due punti principali: 1) il processo della formazione dell'esercito italiano; 2) i caratteri del fenomeno dei renitenti come manifestazione della resistenza popolare contro la leva.1) L'esercito italiano nacque cin il cambio del nome de esercito sabaudo a esercito italiano, assorbendo gli eserciti degli altri in quello piemontese. In altre parole, l'esercito italiano e stato costituito sul modello dell'esistente esercito piemontese rimasto in vigore (piemontesizzazione), il quale a sua volta dal 1854 aveva adottato un ordinamento militare di tipo francese. In Italia nel periodo immediatamente successivo all'Unita, in cui erano vive le tensioni sociali e il nuovo Stato mancava ancora ai basi silide, il compito principale dell'esercito era quello di mantenere l'ordine pubblico, e questo fino circa ai moti del macinato di Bologna. Dopo il 1870, l'esercito italiano adottava il sistema tedesco del reclutamento nazionale, abolendo la surrogazzione e l'affrancamento con la riforma di Ricotti.2) L'avversione popolare e generalizzata alla coscrizione aveva il carattere di contestazione della politica centralizzatrice dello Stato: i renitenti partecipavano ai movimenti contro tale politica e contro lo stesso Stato unitario. Questo fenomeno dei renitenti era presente non solo in Sicilia e nel Mezzogiorno, ma anche-seppure in forme diverse-in altre regioni d'Italia. Mentre esistevano questi renitenti illegali, fino 1870 era ancora presente il ricorso a forme legali di renitenza, come l'affrancazione e la sostituzione, ma questo solo per i figli dei benestanti. Pero, col tempo, si comincio a considerare il servizio di leva come il simbolo del passaggio dalla gioventu alla maturita. Rimase tuttavia il fenomeno della automutilazione per evitare la leva, forma di renitenza legale specialmente diffusa tra i contadini.
  • 米山 喜晟
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 163-186
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
    Avevo gia scritto una tesi sul cambiamento radicale della civilta fiorentina dopo la sconfitta di Montaperti e la guerra di Benevento per causa della liberazione dal militarismo campanilistico e della dipendenza dall' Asse Napoli-Francia e del ricevimento volontario della civilta di Francia che era il centro della civilta europea feudale d'allora. Per rinforzare questa tesi, ci aggiungerei tre note seguenti. Nota I: La struttura curiosa del Pecorone come una prova della coscienza del periodo del cambiamento fondamentale. Il Pecorone tratta principalmente della storia fiorentina dipendendo dalla Cronica di Giovanni Villani. Si trova una lunga lacuna misteriosa di circa settant'anni fra il periodo della produzione dell'opera e quello degli avvenimenti raccontati nell'opera collegati con la storia fiorentina. Non si puo fare la spiegazione filologica, perche c'e una prova che dimostra che l'autore ebbe la copia della Cronica di G.Villani almeno fino alla parte dell'anno 1333. La descrizione della storia fiorentina nell'opera comincia con lo scoppio del conflitto Guelfi-Ghibellini(VIII-I) e la sconfitta di Mortaperti(VIII-2), e finisce con la vita di Carlo I d'Angio. Ritorno due volte all'eta antica e segui due volte il corso della storia, quasi seguendo il tempo. Dopo l'arrivo al prriodo fra, il secondo mezzo del secolo XIII e il principio del scolo XIV, comincio a serpeggiare. Dall'esame di quest'ordine della descrizione, si puo fare un'ipotesi che ci sia stata un'immagine del periodo di un cambiamento radicale della storia fiorentina separato dalla sua eta contemporanea. Cosi la lacuna misteriosa dell'opera ci mostra l'esistenza della coscienza del periodo del cambiamento fondamantale e radicale della civilta fiorentina. Nota II: Il cambiamento fondamentele come l'inizio dello sviluppo della produttivita intellettuale di Firenze. Da alcuni materiali statistici, si puo confermare che la produttivita intellettuale di Firenze era prodigiosa e eccezionale in Italia. Per comprendere questo fenomeno, bisogna prima di tutto chiarire concretamente lo sviluppo della potenza produttiva. Per questo scopo, abbiamo eaminato i numeri degli scrittori compresi in un dizionario del secolo XVIII, cioe la 'Storia degli scrittori' di G.Negri, nonostante alcuni errori compresi. Attraverso il calcolo si e trovato che i numeri degli scrittori sono vivino a 40, 80, 160, 320, cioe 40×2^n. Da questi numeri si puo presumere che il numero sommato di ogni periodo fu raddoppiato per tre volte, ma il ritmo era quasi uguale e continuo e senza interruzione. L'eta del principio di tutto il corso era il tempo della sconfitta. Anche attraverso l'analisi degli scrittori divisi in tre gruppi secondo le famiglie d'origine, si puo provare che le famiglie fiorentine non avevano potenza di produrre scittori prima di questo cambiamento. Nota III: Intorno alle ragione della sottovalutazione o della dimenticanza di questo cambiamento fondamentale fiorentino. Si posspno trovare facilmente le ragioni della sottovalutazione o della dimenticanza di questo cambiamento. Sono il cambiamento della situazione fiorentina, l'amor proprio cittadino, il patriottismo democratico, la leggenda della democrazia, la sfiducia per il sistema dei soldati mercenari, e anche l'oscurita comune(eccetto alcuni geni) degli scrittori di queat'eta, perche questo era il periodo di imparare, imitare e ricevere da fuori, specialmente dalla Francia.
  • 西本 晃二
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 187-203
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1986 年 35 巻 p. 204-
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 柴野 均
    原稿種別: 本文
    1986 年 35 巻 p. 205-208
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1986 年 35 巻 p. 209-213
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1986 年 35 巻 p. 214-
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 文献目録等
    1986 年 35 巻 p. i-ix
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 付録等
    1986 年 35 巻 p. App1-
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1986 年 35 巻 p. Cover3-
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
  • 原稿種別: 表紙
    1986 年 35 巻 p. Cover4-
    発行日: 1986/03/15
    公開日: 2017/04/05
    ジャーナル フリー
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