Nel dopoguerra lo scrittore giapponese Sei ITO produsse due opere : Shosetsu-no-hoho ( La via del romanzo ) di critica letteraria e la novella, Narumi Senkichi, in cui possiamo ritrovare il suo pensiero “rinascimentale” secondo la definizione di “Rinascimento” data da Jacob Burckhardt. La caratteristica del pensiero di Burckhardt consiste nel dare enfasi all’individualismo moderno, basandosi sull’opinione che l’individualismo è nato nell’epoca rinascimentale.
Sei ITO influenzato da questa opinione ha sviluppato una propria teoria sullo shi-shosetsu, il genere di romanzo autobiografico della letteratura giapponese iniziato nell’epoca Meiji (1868-1912). In questa teoria Sei ITO critica la moderna società giapponese come falsa perchè noi giapponesi non abbiamo attraversato l’epoca rinascimentale, da cui, secondo il Burckhardt, ha inizio mondo moderno.
Oggi il pensiero di Burckhardt è sorpassato, almeno in occidente. Quindi anche la teoria di Sei ITO può apparire decaduta.
Tuttavia per Sei ITO, in realtà, la visione del Rinascimento non è motivo profondo ; è un mezzo letterario per analizzare il genere dello shi-shosetsu, egli lo utilizzò allo scopo di dare alla sua teoria una base storica anche dal punto di vista occidentale.
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