Nella definizione della bellezza architettonica, il Palladio usa la parola "corrispondenza" come il concetto principale. Ma egli no'ne spiega la maniera ed oggetti della "corrispondenza". Mi pare che oggi, si usa supporre il ordine e la proporzione o proporzionalita, come la sostanza del corrispondenza. Ma nella teoria di Wittkower sulla proporzione palladiana, ho letto che egli ha tradotto la convenienza come l'armonia. Generalmente parlando, nel "I Quattro Libri dell' Arch." il Palladio non usa la parola di convenienza come l'armonia. Per esempio, il Palladio dice che "…commodita si devera dire quella casa, laquale… e le sue parti corrisponderanno al tutto, e fra se stesse." (Lib. II. C. I) e "…(come ho detto altrove) una parte della fabrica corrisponda all'altra, e cosi tutto il corpo dell'edificio habbia in se una certa convenienza di membri, che lo reda utto bello…" (Lib. II. C. II) Se la "convenienza di membri" sai l'armonia (per Wittkower, l'armonia della proporzione) di membri, la sostanza della corrispondenza sara la proporzione. Ma perche la casa proporzionata sara commoda? Dunque, ce ne deve essere altra sostanza di corrispondenza. Credo che questa sostanza sia la convenienza di utilita. A proposito, la convenienza di utilita non e uguale alia convenienza visiva, quanto al questo punto, ho seguito la teoria di Flemming. E il concetto della convenienza e la parola che nasce dopo una critica, e non e concetto che da qualche norme oggettive (come ordine e proporzione) al disegno. Quanto alla relazione fra bellezza a questo concetto compricato, sono stato spiegato dalla teoria del Alberti, cioe dalla relazione fra "concinnitas" e "collocatio".
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